Grazie alla battaglia avviata dal Codacons, l’Asl 3 di Genova e la Commissione Medica Ospedaliera di La Spezia, hanno così dato il via libera al risarcimento spettante ad un cittadino genovese, tale F. E. P. per danno da vaccinazione, considerata la “menomazione permanente dell’integrità psicofisica”, con un indennizzo vitalizio sottoforma di assegno bimestrale di importo pari, secondo le ultime tabelle ministeriali, a 1.740,77 euro.
di Antonio Baldari
Una nuova vittoria in tema di danni da vaccinazione anti-Covid. È quella che è stata ottenuta nonché resa nota dal Codacons per conto di un cittadino genovese, che si è visto riconoscere un importante risarcimento per le gravi reazioni avverse chiaramente subìte a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca, proprio nel momento in cui l’azienda comunica il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19 e il ritiro delle autorizzazioni all’immissione in commercio del Vaxzevria in Europa.
Ed invero, l’Asl 3 di Genova e la commissione medica ospedaliera di La Spezia hanno infatti dato il via libera ad un cospicuo indennizzo in favore di un cittadino genovese che nel 2021 si era sottoposto alla vaccinazione Astrazeneca anti-Covid, riportando da subito reazioni avverse gravi; nella fattispecie, ed in ossequio alla ricostruzione dei fatti legalmente realizzata dalla predetta Associazione dei Consumatori, in data 26 marzo 2021 F.E.P – queste le iniziali del cittadino di 37 anni residente a Genova – si sottoponeva alla prima dose del vaccino AstraZeneca e dopo due settimane dall’iniezione compariva un ematoma all’emitorace sinistro.
Situazione ulteriormente peggiorata dopo la seconda dose di vaccino, avvenuta il 10 giugno 2021, quando egli nota delle macchie rosse sulle caviglie ed ematomi sui glutei; prontamente recatosi al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova, l’uomo viene ricoverato e gli esami medici riscontrano una piastrinopenia immunomediata, malattia caratterizzata dalla drastica riduzione del numero di piastrine circolanti a causa della loro distruzione e della soppressione della produzione. Ma non finisce qui. Circa sei mesi più tardi dal secondo accaduto, e più precisamente il 26 novembre dello stesso anno, viene diagnosticata “l’occlusione completa della vena basilica a destra nel suo tratto omerale da tvs e occlusione completa della vena cefalica nel tratto di avambraccio da tvs”: patologie che, oltre al ricovero in ospedale e controlli medici frequenti, obbligheranno il cittadino a sottoporsi a cure e terapie specifiche a base di cortisonici; a quel punto, F.E.P decide di rivolgersi al Codacons per ottenere assistenza legale, con l’associazione che avvia l’iter volto all’ottenimento del risarcimento da danno da vaccinazione previsto dalla legge 210/92.
Il dipartimento militare di medicina legale di La Spezia, territorialmente competente, su richiesta della Asl 3 ha acquisito la documentazione e, dopo aver sottoposto il cittadino ad un accertamento sanitario, ha ora sancito il nesso causale tra la vaccinazione e l’insorgenza delle patologie denunciate, scrivendo nel verbale che “Il manifestarsi della piastrinopenia immunomediata (Itp) cronica che ha colpito il signor F.E.P. a distanza di pochi giorni dalla prima procedura vaccinale con vaccino AstraZzeneca per Covid-19 costituisce certamente una reazione avversa grave (risposta nociva e non intenzionale a una vaccinazione per la quale è possibile stabilire una relazione causale o concausale con la vaccinazione stessa) potenzialmente innescata dalla procedura stessa, in soggetto fino ad allora sano”.
Grazie alla battaglia avviata dal Codacons, l’Asl 3 di Genova e la Commissione Medica Ospedaliera di La Spezia, hanno così dato il via libera al risarcimento spettante al cittadino per danno da vaccinazione, considerata la “menomazione permanente dell’integrità psicofisica”, con un indennizzo vitalizio sottoforma di assegno bimestrale di importo pari, secondo le ultime tabelle ministeriali, a 1.740,77 euro.