di Sergio Pelaia (fonte www.corrieredellacalabria.it)
VIBO VALENTIA – Sono otto gli imputati che dovranno affrontare il processo per il crac della Proserpina spa, società pubblico-privata – fallita nel 2008 – che si è occupata per anni della raccolta dei rifiuti a Vibo e in diversi comuni della provincia. Tra questi c’è anche il consigliere regionale e segretario provinciale del Pd Michele Mirabello, coinvolto nell’indagine in qualità di ex componente del consiglio d’amministrazione della società mista.
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Il gup Lucia Monaco, su richiesta del pm Santi Cutroneo, ha deciso che, oltre al politico, andranno a processo anche i due revisori dei conti dell’azienda, Giuseppe Betrò e Giandomenico Pata, l’ex sindaco di Vibo ed ex assessore provinciale Giuseppe Ceravolo, e gli ex amministratori della “Proserpina”, Domenico Scuglia, Gino Citton, Marcella De Vita e Ciro Orsi. Erano già state stralciate, invece, le posizioni di Domenico Naso, Michelangelo Petrolo e Francesco Pantano. La curatela fallimentare della società si è costituita parte civile ed è rappresentata dall’avvocato Enzo Cantafio.
L’accusa è di bancarotta fraudolenta: secondo quanto emerso dall’indagine condotta dal pm Alessandro Pesce e dalla Guardia di finanza, gli imputati avrebbero evitato la liquidazione falsando, tra il 2004 e il 2007, i bilanci della società – il cui passivo quantificato ammonterebbe a 10 milioni di euro – e ottenendo finanziamenti dal commissario per l’emergenza ambientale.
Una parte di questi fondi, secondo gli inquirenti, sarebbe stata trasferita ad altre società costituite dagli stessi soci privati della Proserpina.
La prima udienza è stata fissata per il prossimo 5 maggio.