di Domenica Bumbaca
LOCRI – Uno sguardo verso i problemi delle loro città, riflessioni, pensieri, indignazione, speranze. Tutto ciò raggruppato in una inchiesta. Un lavoro di gruppo che ha unito negli intenti più di 100 ragazzi del Meridione. Locri, Palermo, Bari e Napoli. Diversi ma simili. Stessi problemi, stessa voglia di cambiamento. Uniti a Roma con l’obiettivo di difendere il proprio futuro, difendere il diritto alla mobilità, all’aggregazione, alla vita, allo studio. Perché loro non vogliono sopravvivere ma cambiare e crescere al Sud.
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Crescere al Sud è una rete di circa 50 organizzazioni che intendono porre al centro del dibattito nazionale le difficoltà dei giovani che vivono al Sud. Una rete che si avvale del coordinamento e del cofinanziamento di Save the Children e di Fondazione con il Sud e che vede tra i promotori l’associazione locrese Civitas Solis. Associazioni distanti tra loro km ma vicine con il cuore e che hanno deciso di sostenere un comune progetto di inchiesta sulle condizioni dei minori. Una inchiesta collettiva svolta in autonomia da ragazze e ragazzi che hanno deciso di impegnarsi volontariamente nel progetto. Ogni giovane ha avuto modo di lavorare in gruppo, ognuno nella propria città e condividere stati d’animo, elaborati, articoli, musiche e canzoni, tramite i social network e la piattaforma Timu; riuniti nelle sedi delle associazioni come è successo per i ragazzi della Locride nella sede di Palazzo Nieddu del Rio con Civitas Solis coordinati da Francesco, Pasqualina e lo staff di animatrici dell’associazione. Lavori di gruppo, laboratori, incontri con operatori, giornalisti, esperti per dar vita all’inchiesta di “Partecipazione attiva” presentata il 6 giugno al Senato. Quattro realtà raccontate attraverso gli occhi dei minori, grazie al supporto di giovani videomaker. I loro video sono stati una denuncia alle Istituzioni che hanno ascoltato le istanze di questi ragazzi venuti dal Sud.
I giorni precedenti la visita al Senato, curata nei minimi dettagli dai coordinatori del progetto, Cristina e Matteo, due giovani anima e guida per i gruppi coinvolti, sono stati momenti di aggregazione, sorrisi, scherzi, scambi culturali ed interregionali, usanze e tradizioni locali, attimi di svago, spazi di proposte e dialogo. Una tre giorni di lavoro intensa. E poi, la mattina del 6. Dalla sveglia presto, dopo una notte di risate e scherzi, come vuole la gioventù che ama divertirsi in maniera genuina, alla colazione tutti insieme. Spuntano giovanotti di 16 anni indossare il vestito dell’occasione, piccole donne eleganti ed emozionate, perché al Senato bisogna arrivare pronti, ordinati e seri. Una serietà spensierata e fanciullesca che trasmette però tanta responsabilità. Non è una semplice vissuta tra i corridoi e le aule del Senato. Lì, il 6 giugno mattina, il presidente del Senato, Pietro Grasso, era presente per ricevere gli uomini e le donne di un domani. Gente del Sud, proprio come il Senatore.
Rigorosamente in silenzio la compagnia di Crescere al Sud si accomoda. Di fronte ai ragazzi altri ragazzi. Sono “loro stessi” i loro portavoce che, seduti insieme ai presidenti di Save the Children e Fondazione con il Sud, da lì a poco, avrebbero lanciato il loro appello. Quattro video, quattro storie, giovani che chiedono il diritto alla mobilità, all’accessibilità agli spazi pubblici, luoghi aggregativi e diritto allo studio. Povertà, luoghi dimenticati, territori densi di criminalità, una vita quotidiana a volte precaria, che impedisce a molti adolescenti di avere una prospettiva di futuro senza dover abbandonare la propria terra. Questi ragazzi vivono disagi che vorrebbero poter trasformare in risorse. Loro si sono interrogati e adesso interpellano le Istituzioni. Scrivo il loro modo di vivere e vedere la città, sperano e sognano. Perché la loro voce, i loro volti, sono “strumento” di cambiamento, sono “anima” e nulla potrà impedire loro di crescere e vivere nel Meridione, perché l’appartenenza alla propria terra va difesa.
Con voce tremolante e mani sudate dall’emozione, hanno smosso le coscienze degli adulti. Hanno “strappato” la promessa al Senatore Grasso di essere accompagnati nel viaggio del cambiamento. Grasso ha voluto le loro lettere, parole scritte con il cuore e con le lacrime, perché quando ad un giovane chiudi l’unico spazio di aggregazione o quando un ragazzo non ha alternativa di uscire di casa, o gli neghi i diritti basilari, lì scatta la commozione. Ci si indigna ma si reagisce e si propone. I ragazzi di Crescere al Sud hanno denunciato ma hanno anche iniziato una fase di proposte. Non aspettano da altri le soluzioni, loro si costruiscono il futuro a portata di diritti. Si esce dal Senato, conservi l’emozione e la responsabilità di essere stato portavoce dei giovani del Sud. Un saluto, un abbraccio con chi fino a ieri, era solo un nome su facebook, e adesso è tuo amico. Roma saluta i ragazzi, Cristina e Matteo promettono di continuare a percorrere insieme questo viaggio. Direzione Sud. Direzione voglia di crescere consapevolmente e attivamente nella propria città. A Sud del Meridione. In quel Sud che ti offre poco ma che tu stesso puoi cambiare.
FRANCESCO MOLLACE LEADER DI CIVITAS SOLIS.
Un progetto entusiasmante che rientra pienamente nella mission della rete Crescere al Sud, tesa alla costruzione di comunità educanti nelle regioni meridionali unitamente all’esigenza di porre all’attenzione del paese le condizione di vita dei giovani che vivono nelle aree maggiormente problematiche del mezzogiorno. Unitamente agli altri coordinatori del progetto e agli operatori che hanno facilitato le attività progettuali abbiamo operato per garantire la piena autonomia di espressione alle ragazze e ai ragazzi che a Locri, a Napoli, a Bari e a Palermo hanno volontariamente deciso di impegnarsi nell’attività. Giovani che rappresentano quella parte della loro generazione che non intende rassegnarsi al degrado e chiede di crescere positivamente al Sud.
L’INCHIESTA AL SUD DEI RAGAZZI DELLA LOCRIDE. IL DIRITTO ALLA MOBILITA’
Silvia e i giovani della Locride con Civitas Solis.
Ecco alcuni passaggi della lettera- intervento al Senatore Grasso, letta il 6 giugno al Senato. Roma.
“Signor Presidente e Autorità presenti Vi ringraziamo per l’accoglienza e per la disponibilità di essere qui oggi ad ascoltare la voce di noi giovani. Ringraziamo Save The Children per l’organizzazione e Fondazione con il Sud che ha finanziato il progetto di inchiesta partecipata dai giovani che nel nostro territorio è stato coordinato dall’associazione Civitas Solis. Abbiamo l’onore di rappresentare i ragazzi della Locride. Il nostro gruppo è composto da circa 30 ragazzi che condividono un comune sogno. La nostra inchiesta è il risultato di diversi sondaggi. Abbiamo infatti riscontrato che il maggiore problema nel nostro territorio tra i giovani è il trasporto pubblico, il diritto alla mobilità. Abbiamo creato, grazie al supporto dei coordinatori locali e dei giornalisti, una vera e propria inchiesta facendo interviste a giovani di varie età, referenti di comitati a tutela dei trasporti e ad autorità competenti. Abbiamo realizzato un tg, vari laboratori nei quali abbiamo realizzato video, fotografie, canzoni, poesie….
… La nostra proposta è che ci sia maggiore attenzione verso il Sud, che non ci siano ulteriori tagli nei trasporti pubblici, anzi che aumentino le corse perché la vita giornaliera di noi ragazzi non finisca alle 16.30 con l’ultimo pullman… Dunque chiediamo il Suo onorevole supporto affinché si possa strutturare un piano efficiente che risponda realmente alle esigenze dei giovani cittadini perché il trasporto pubblico, come funzione prioritaria dello Stato Nazionale, possa ritornare ad essere in Calabria e nella Locride un servizio accessibile a tutti e non un privilegio. Noi rivendichiamo il nostro diritto alla mobilità. Noi vogliamo vivere non sopravvivere. Noi vogliamo CRESCERE AL SUD!…”