di Franco Crinò*
Le lodevoli iniziative per riorganizzare il centrodestra reggino vedono impegnati in prima fila per Forza Italia i due consiglieri regionali Cannizzaro e Nicolo’, il senatore Caridi e quanti si sono attivati per il partito di Berlusconi in citta’, nella Locride e nella Tirrenica, amministratori e dirigenti, attivisti, militanti e simpatizzanti, Fratelli d’Italia, che il consigliere comunale di Reggio Ripepi vuole organizzare per arrivare ad una percentuale di consensi apprezzabile, Azione Nazionale di Scopelliti, che ha iniziato una lunga e, per certi versi, coraggiosa traversata nel deserto, l'”embrione” Salviniano con Recupero, Idea Calabria di Raffa, il Presidente della Provincia in affanno per un ruolo, con la conclusione questo mese della sua consiliatura.
Da una fase tanto critica a livello nazionale e in particolare al sud, il centrodestra deve uscire costruendo le strategie per migliorare la realta’ del sociale e dell’economia, renderla vivibile e scongiurare, per la propria decisiva parte, la brutta riforma costituzionale votata dalle Camere, con il “no” al Referendum di ottobre.
Del resto, dice bene Marcello Veneziani, i filoni delle culture politiche sono esausti ormai da tempo e non alimentano alcun progetto di società e politica ne’ alcuna formazione di leader, Renzi e’ un caso a se’ e un maestro della simulazione … che funziona.
Noi abbiamo bisogno di tutti ai fini dei risultati della coalizione e sappiamo bene che molti dei soggetti impegnati – torniamo ai simboli del centrodestra che campeggiavano alla conferenza stampa di Reggio Calabria dell’altro giorno – debbono essere “battezzati” dalla prova elettorale.
Oggi potremmo parlare, con un linguaggio sindacale che si usa nelle verifiche della Pubblica Amministrazione, di ” graduatoria di posizione”, di “posizioni lavorative esistenti”, le sigle, cioe’, che sono al tavolo, e di ” graduatoria di risultato”, che viene riconosciuto al raggiungimento degli obiettivi, che per il nostro ragionamento – lo abbiamo gia’ detto – e’ dato dal radicamento elettorale, oltre che, ovviamente, dalle capacita’ contenutistiche.
Nessuno deve farsi vincere, certamente,da tentazioni di protagonismi ( … ” Il protagonista e’ colui che vuole i riflettori su di se’ e l’abat-jour per gli altri…” … Sbagliato!), ma nessuno deve pensare a fughe in avanti o a rendite di posizione. Altrimenti, come dice Pierre Bourgault “Meglio andare piu’ lontano con qualcuno, che da nessuna parte con tutti”.
*: ex senatore