Un’autentica tragedia per la fauna di quelle latitudini con trenta esemplari rinvenuto in fondo ad un burrone, tutti morti forse a causa di una valanga. Che li avrebbe inesorabilmente travolti essendosi staccata a monte, e conseguentemente sorprendendoli mentre si stavano spostando in una zona molto impervia e su parete ripida; oppure, per come regna in altre ipotesi che sono state formulate, perché essi sono semplicemente “scivolati” mentre erano in fuga dai lupi. <<Ci dispiace per gli animali>> – si è sinteticamente pronunciata Sabrina Rocchia, sindaca di Pietraporzio.
di Antonio Baldari (foto fonte La Stampa)
CUNEO – Una vera e propria drammatica scoperta è avvenuta qualche giorno fa, vicino alla parete delle Barricate a Pontebernardo, in Alta Val di Stura, nel Cuneese, un’autentica tragedia per la fauna di quelle latitudini; infatti, un branco di trenta cervi è stato rinvenuto in fondo ad un burrone e tutti e trenta gli esemplari morti, forse a causa di una valanga.
Che li avrebbe inesorabilmente travolti essendosi staccata a monte, e conseguentemente sorprendendoli mentre si stavano spostando in una zona molto impervia e su parete ripida; oppure, per come regna in altre ipotesi che sono state formulate, perché essi sono semplicemente “scivolati” mentre erano in fuga dai lupi.
<<Non ci sono pericoli rispetto all’igiene pubblica e dopo un ampio confronto con i veterinari dell’Asl e i Carabinieri Forestali abbiamo deciso di non rimuoverle – ha affermato Sabrina Rocchia, sindaca di Pietraporzio – cosa che avrebbe richiesto l’intervento di un elicottero con relativo alto costo, essendo una morte naturale non è stato necessario il sopralluogo degli esperti ma è stata sufficiente la consulenza, invece, i Carabinieri Forestali lo hanno fatto e ci siamo confrontati – ha concluso il primo cittadino – ad oggi le carcasse sono già state il pasto di molti rapaci. Certamente ci dispiace per gli animali>>.