R. & P.
GERACE – L’Amministrazione Comunale della Città di Gerace, guidata dal Sindaco ff Salvatore Galluzzo, invita a partecipare alla presentazione del volume “Da Venezia alla Calabria. Le maioliche secentesca di Gerace riscoperta”, Esperide edizioni, che si terrà Sabato 5 agosto alle ore 21:00, nella suggestiva cornice di Piazza delle Tre Chiese. La serata si apre con i saluti istituzionali del Sindaco ff. di Gerace Salvatore Galluzzo e il Direttore della Cittadella Vescovile Giuseppe Mantella. Subito dopo relazioneranno lo storico Vincenzo Cataldo che ha indagato in particolare le dinamiche socio-economiche, Mario Panarello che tratterà i rapporti tra la maiolica e le arti figurative, e infine Monica De Marco ripercorrerà i circuiti commerciali delle maioliche apotecarie nella Calabria meridionale.
Il libro, curato dallo storico Vincenzo Cataldo, dalla direttrice del “Museo delle ceramiche di Seminara” Monica De Marco e da Mario Panarello, è il frutto di un lavoro accurato e molto vario per contributi e studi, lunghi e impegnativi e permette, tra gli altri argomenti, di approfondire il tema della produzione delle ceramiche di Gerace e in generale delle maioliche apotecarie nella Calabria meridionale, con particolare riferimento agli scambi culturali ed economici con la Serenissima. L’operazione di recupero culturale finalmente restituisce a Gerace, come fenomeno documentato, una produzione di manufatti finora spesso erroneamente riferita a Venezia o a Caltagirone. Il volume dimostra come, a differenza della Sicilia, la Calabria ad opera dei maestri Cefali e Piraina seppe proporre produzioni originali di notevole spessore artistico – diffuse in tutta l’area del Mediterraneo – tanto che nel Seicento il mercato delle maioliche geracesi diventò un’alternativa a quello delle maioliche veneziane.
Il volume rappresenta la sintesi delle conoscenze maturate attraverso la mostra ospitata nell’estate del 2021 dal “Museo delle Ceramiche di Calabria” a Seminara, in partnership con Heritage Malta e numerosi musei italiani, tra i quali il Museo Interdisciplinare Regionale di Messina e il MIC di Faenza. Attraverso una prospettiva insolita – la circolazione delle ceramiche e in particolare, delle maioliche apotecarie – sono documentati ed apprezzabili i legami culturali con aree di rilevanza non solo artistica ma anche geopolitica, come Venezia, all’interno di un sistema commerciale nel quale Gerace riesce ad incuneare la propria ceramica elaborando un prodotto che ben si prestava a surrogare le maioliche veneziane ormai fuori produzione che tanto successo avevano riscosso in quest’area nel Cinquecento. Il volume presentato attesta quanto sia stata fondamentale, per ricostruire tali dinamiche la ricerca d’archivio che ci permette di apprezzare e conoscere un patrimonio “talora” sconosciuto ai più.