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Il grido di allarme lanciato dal Sindaco Giuseppe Falcomatà rispetto alla necessità di capire e sapere quali sono i reali motivi che si nascondono dietro la scelta di censurare l’informazione che, quotidianamente, il Grande Ospedale Metropolitano forniva sulla situazione dei contagi da coronavirus in città non è una posizione di un partito politico ma quella della cittadinanza tutta e della massima istituzione cittadina rispetto ad un tema che è la trasparenza ed il sacrosanto diritto di sapere cosa sta succedendo nel nostro territorio : a dichiararlo è Francesco Danisi Tesoriere del Consiglio Nazionale dei Giovani.
La richiesta che va fatta al Presidente della Regione è quella di non rompere ed infrangere il rapporto di fiducia fra istituzioni e comunità per giochi di potere o di visibilità che non si possono consumare ai danni dei cittadini in una situazione di emergenza planetaria afferma Francesco Danisi.
I dati che forniva il Gom avevano non solo una funzione informativa ma anche sociale per l’intera comunità facendoci essere parte di una battaglia che ognuno sta combattendo secondo le proprie possibilità, secondo le proprie competenze e prerogative prosegue Francesco Danisi.
Interrompere il flusso dei dati ufficiali da parte del Gom vorrà dire aprire un tema serio come quello sanitario al mercato delle fake-news e della informazione parziale e per sentito dire afferma Francesco Danisi.
In questi giorni in Calabria ed a Reggio in particolare modo prosegue il giovane Danisi si è palesata una città che non si arrende e che rispetta le regole, una comunità che sa fare solidarietà e che vuole contribuire a difendere l’identità di un territorio che per anni è stato abbandonato.
Le istituzioni vanno rispettate sempre e comunque ma la decisione della Regione Calabria con questa scelta viola il Diritto alla Salute che in questo caso è connesso al Diritto ad essere informati.
Chiediamo, infatti, conclude Danisi , che l’informazione non venga censurata ma ampliata e potenziata come chiediamo maggiori risorse per i nostri ospedali dove ogni giorno medici, infermieri ed operatori a vario livello hanno dimostrato che nella nostra regione c’e’ una qualità umana e professionale che va valorizzata e supportata.
Non rispettare questo tema è un altro schiaffo al nostro territorio ed a tutti coloro i quali la hanno sostenuta a partire dai Consiglieri Regionali di maggioranza silenti o peggio ancora complici di chi fino ad oggi ha dimenticato le priorità del nostro territorio.