R. & P.
Che nell’anno del Signore 2020 un comunicatore eccelso come il vice presidente della giunta regionale Calabrese, Nino Spirlì, cada su una foto che ritrae bellamente un supermarket finlandese invitando tutti a consumare calabrese più che sorridere fa sinceramente disperare.
Perché il Nostro Vice-Presidente sovranista, fa strafalcioni di questo genere in materie nelle quali a leggere il suo curriculum, dovrebbe invece essere ferratissimo. A pensare alla cultura, ai beni e attività culturali, musei, teatri e biblioteche, associazionismo culturale, politiche del commercio e dell’artigianato e alla legalità e sicurezza, deleghe in capo a Spirlì, non possiamo nascondere che ci tremano le vene ai polsi.
Il fatto che lui (o peggio ancora chi per lui), abbia scelto nella vasta gamma dei risultati dei motori di ricerca per pomodorini calabresi l’immagine di una cassetta di pomodori da 5 chili, posizionati accanto ad una cassetta di tipici cetrioli finlandesi è la cosa meno grave.
Più seria è invece la faccenda se si guarda con particolare attenzione al tipo di slogan che il nostro vice presidente sovranista ha scelto per questa fantastica campagna di marketing. Perché associare il simbolo della regione Calabria per sostenere linee politiche e sorti di partito è immorale e vergognoso oltre che di sensibilità e garbo istituzionali ignobili.
Vorremmo sapere se questo scempio comunicativo è stato compiuto con fondi pubblici regionali e su questo pretendiamo una risposta dalla presidente Santelli ed una presa di distanza rispetto a quanto accaduto.
Sulla sagacia comunicativa di uno slogan rivelatosi ignominiosamente fallimentare, per gentilezza, ci tacciamo. Da chi inventa un format televisivo come “La Fattoria” ci si poteva aspettare di più, molto di più. Sarebbe potuta andarci peggio. La speranza è quella che la fattoria della nuova giunta non si tramuti in men che non si dica ne “La Fattoria degli animali”
Francesco Danisi
Segreteria Nazionale Giovani Democratici