R. & P.
Ancora è possibile presentare le domande del bonus di 600 € per alcune categorie di lavoratori.
Il cosiddetto Decreto “Cura Italia”, ovvero il DL N.18 del 17 Marzo scorso, che sancisce una serie di interventi a sostegno dei lavoratori, braccianti agricoli con almeno 50 giornate lavorate nell’anno precedente, nonché ai lavoratori autonomi che hanno dovuto fermare le loro attività, ha investito Patronati e Organizzazioni di categoria di una mole di lavoro importante, soprattutto considerate le condizioni in cui si è costretti ad operare in una situazione di emergenza sanitaria e di pericolo di espansione dell’epidemia da Covid 19.
L’Epas e la Federazione Nazionale Agricoltura, operanti in tutto il territorio provinciale, si sono immediatamente organizzate in modo da dare con solerzia e con la solita qualità un servizio adeguato a tutti i propri utenti e a chi ne sta facendo richiesta, naturalmente in modo
assolutamente GRATUITO!
La gratuità del servizio dei Patronati sindacali è peraltro obbligatorio per garantire la tutela dei diritti individuali ai cittadini, ai lavoratori e ai pensionati, proprio per fare questo lavoro di intermediazione tra gli uffici e enti pubblici e la cittadinanza, snellendo così il lavoro enorme che ricadrebbe, in caso contrario, interamente sulla macchina organizzativa degli enti statali e parastatali con un intasamento e una lievitazione dei tempi incalcolabile.
Questo è il motivo per cui più volte si è tentato di ridimensionare il ruolo dei Patronati sindacali e si è dovuto sempre rivedere le scelte.
Proprio questi principi del diritto alla tutela, dell’intervento pubblico e della gratuità per i cittadini rende inaccettabile e vergognosa la speculazione che alcuni soggetti stanno perpetuando a danno degli utenti, chiedendo per ogni pratica per ottenere i “famosi” 600 Euro di Bonus fino a 30 Euro. Se
una truffa del genere fosse messa in essere da faccendieri senza sigla o con sigle dell’ultimo momento sarebbe già grave, ma comprensibile per il modus operandi degli approfittatori del bisogno della povera gente; ma che dietro a questo mercato indegno ci siano Patronati e Organizzazioni riconosciute e fortemente rappresentative fa di questa vicenda uno scandalo che va perseguito sia dal punto di vista morale che da quello penale e giudiziario.
Inoltre, un comportamento del genere, in un momento in cui si fa spesso omologazione mettendo tutti nello stesso calderone, pregiudica le attività rispettose delle regole e della legge, che offrono servizi di qualità, competenza dei propri operatori e la gratuità, come facciamo noi su tutto il territorio.
Pertanto, il Patronato EPAS e la F.N.A., nel denunciare questo commercio indecente, ritengono che occorre l’intervento delle Autorità competenti per far cessare immediatamente questa
speculazione a danno dei cittadini che è ancor più grave perché avviene in un periodo di emergenza nazionale.
Mario Smurra, Vice Segretario Nazionale FNA
Francesco PIGNATARO, Direzione Regionale FNA
Pierpaolo STELLATO, Direttore Provinciale EPAS