di Gianluca Albanese
SIDERNO – Bypassare le tappe naturali dell’iter burocratico relativo alle opere di completamento, integrazione e ottimizzazione del sistema fognario e depurativo consortile dei Comuni di Agnana, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria, Locri e Siderno, per poter fare in modo che il depuratore consortile presente nella zona Sud di Siderno e la stazione di sollevamento principale siano pronte e funzionanti per la prossima stagione balneare.
E’ la “pazza” (nel senso di irrituale) idea della giunta comunale di Siderno, che lo scorso 24 febbraio si è riunita per deliberare di incaricare il responsabile dell’Area Tecnica Comunale di «verificare – è scritto nella delibera di giunta numero 57 – la possibilità di anticipare la consegna provvisoria della gestione dell’impianto, e di accelerare quanto più possibile, eventualmente anche attraverso lo stralcio delle relative progettazioni definitiva/esecutiva, la realizzazione degli interventi di adeguamento dell’impianto di depurazione e della stazione di sollevamento principale, così come previsti nello studio di fattibilità a base di gara e nel progetto preliminare presentato dal Promotore RTI C.I.S.A.F. S.p.A.ENGINEERING TRIBUTI S.p.A., in modo da assicurare il corretto funzionamento dell’impianto in vista dell’imminente stagione estiva».
Proprio così: con la determina numero 770 del 2015, il responsabile dell’Area Tecnica comunale aveva, nei mesi scorsi, «preso atto delle risultanze della procedura di gara espletata dalla SUAP di Reggio Calabria, relativa all’affidamento del progetto denominato “Piano Nazionale per il Sud – PROJECT FINANCING – Completamento, integrazione ed ottimizzazione del sistema fognario e depurativo consortile dei Comuni di Agnana, Antonimina, Canolo, Gerace, Grotteria, Locri e Siderno” Codice CIG: 585419280FCodice C.U.P.: I15C12001900001”, ed ha conseguentemente nominato Promotore, ai sensi dell’art. 153 comma 10 del D.Lgs. n. 163/2006, il RTI C.I.S.A.F. S.p.A. (Capogruppo) ENGINEERING TRIBUTI S.p.A. (Mandante)»: tuttavia, si è constatato altresì «Che lo studio di fattibilità posto a base della gara, ed il progetto preliminare presentato dal Promotore, comprendono importanti interventi di adeguamento dell’esistente impianto di depurazione e della stazione di sollevamento principale, idonei al superamento delle attuali criticità» e che «L’iter successivo alla nomina del Promotore (a partire dalla condivisione del testo definitivo della convenzione, approvazione del progetto preliminare nonché redazione, acquisizione dei pareri e approvazione dei successivi livelli di progettazione) implica una tempistica incompatibile con la possibilità di eseguire i lavori più urgenti prima dell’estate».
Da qui, «La necessità di verificare la possibilità di accelerare la esecuzione degli interventi di adeguamento dell’impianto di depurazione e della stazione di sollevamento principale, stralciandone la progettazione ed anticipandone la realizzazione, in modo che sia assicurata l’efficienza del sistema» e «L’opportunità di disporre, nelle more della stipula una consegna anticipata dei lavori e della gestione provvisoria, in modo da individuare nel Promotore il Soggetto responsabile della conduzione del sistema impiantistico e dell’esecuzione degli interventi più urgenti».
Dunque, al momento la palla è nelle mani del responsabile dell’Area tecnica: se il suo placet dovesse arrivare, si creerebbe un precedente, a nostra memoria, unico: quello di un’amministrazione che si prende la briga di bruciare le tappe di un normale iter burocratico pur di avere il depuratore e la pompa di sollevamento in piena efficienza prima dell’estate.
Una vera e propria sfida alle lungaggini burocratiche quella che l’amministrazione Fuda, fedele al verbo del suo leader, è pronta ad affrontare.