di Gianluca Albanese (foto Enzo Lacopo)
SIDERNO – Alla fine, le aspettative dei dipendenti di Siderno Ambiente, che vantano un credito nei confronti della società che gestisce il depuratore consortile di Siderno, pari a diciotto mensilità della propria retribuzione, sono andate sostanzialmente deluse, al termine della riunione tra i comuni interessati dal contenzioso aperto con la società, che ha avuto luogo questo pomeriggio nella sala giunta del palazzo municipale di Siderno.
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Proprio così, loro erano lì, fuori dalla “casa rosada” a rivendicare le loro spettanze, con gli stessi cartelli esposti due giorni prima fuori dal palazzo municipale di Locri. Erano lì, fuori da quella riunione rigorosamente a porte chiuse, ad attendere notizie sul loro destino lavorativo, mentre al termine dei lavori, molti dei telefoni di chi vi ha preso parte hanno squillato a vuoto.
Tuttavia, da fonti interne al vertice, abbiamo appreso che si è trattato di una riunione interlocutoria, al termine della quale si è deciso solo di serrare i tempi di definizione dei vari aspetti del contenzioso esistente tra i comuni collettati al depuratore e la società, in modo da arrivare a fine mese per avere un quadro più chiaro della situazione.
Nessuna certezza, dunque, sulla corresponsione delle spettanze arretrate, e la stessa fonte ha chiarito a Lente Locale che «In realtà, l’oggetto della riunione non riguardava il pagamento delle spettanze arretrate ai lavoratori, ma la definizione di un lungo e complesso contenzioso tra i comuni e la società che appare come una matassa difficile da sbrogliare, almeno in tempi brevi».
Certo, la logica, corroborata dalle dichiarazioni rese nel corso degli anni dall’amministratore della Siderno Ambiente Gattuso, suggerisce che se la società incasserà le quote arretrate avrà maggiore disponibilità per pagare gli arretrati ai dipendenti, ma i Comuni, specie quelli meno popolosi, denunciano a loro volta, alcune contestate inadempienze da parte di Siderno Ambiente, che hanno reso necessario il ricorso a questo contenzioso che, ad oggi, appare di difficile soluzione.
Insomma, ne sappiamo quanto prima, proprio nei giorni in cui apprendiamo da una determina dirigenziale del comune di Siderno, la numero 742 del 6 ottobre, della presa atto del collaudo relativo alla realizzazione del nuovo impianto di depurazione ubicato nel Comune di Siderno, al servizio, oltre che del comune capofila – Siderno, appunto – di altri comuni come Antonimina, Gerace, Locri e Grotteria mare.