RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
BOVALINO – I cittadini dell’Osservatorio Comunale Permanente per la buona amministrazione sono stati costretti ancora una volta a intervenire sulla problematica del sistema depurativo consortile, scrivendo alla Regione Calabria, al sindaco del Comune di Bianco, alla commissione straordinaria del Comune di Bovalino, al sindaco del Comune di Benestare, al sindaco del Comune di Casignana, al prefetto di Reggio Calabria, al’arpacal e al al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, invitandoLi a risolvere le criticità relative al sistema fognario e di depurazione dei Comuni di Bianco, Bovalino, Benestare e Casignana, ponendo in essere con la massima urgenza ogni attività necessaria a garantire la salute dei bagnanti e la balneabilità delle acque della “Conca Glauca”.
La preoccupazione maggiore, senza fare inutili allarmismi, è che se non si interviene immediatamente con la massima determinazione si rischia di compromettere l’imminente stagione estiva che per disposizione normativa inizia il 1° maggio.
Per tali ragioni al fine di conoscere le condizioni del mare e la balneabilità è stato\ chiesto all’Arpacal maggiore incisività nei controlli rendendo pubblici i risultati dei prelievi, oltre che sul “Portale delle Acque”, anche mediante inserimento dei dati completi sui siti istituzionali dei comuni interessati.
E’ stato evidenziato che la problematica riguarda la salubrità ambientale, la salute pubblica e la prevenzione igienico-ambientale, non quindi interessi legittimi ma diritti perfetti, per cui le risposte a tali bisogni essenziali costituiscono un diritto esigibile e ineludibile.
Il fatto grave è che nonostante il CIPE, con deliberazione del 30 aprile 2012 n.60/12, abbia assegnato la somma di € 4.500.000,00 per il “Completamento e ottimizzazione dello schema depurativo consortile dell’agglomerato di Bianco”, con le risorse disponibili, non si riesce a risolvere il problema del cattivo funzionamento del sistema depurativo consortile. Tanto probabilmente è dovuto al fatto che le Autorità preposte, per anacronistici campanilismi, fino ad oggi non hanno inteso costituire un unico tavolo tecnico per affrontare e risolvere il problema dal punto di vista strutturale, ponendo così fine agli interventi tampone che purtroppo ancora una volta, in questo preciso momento storico, si chiedono e si rendono più che mai necessari per non aggravare la situazione.