R. & P.
Carissimi,
come ben sapete dal 4 maggio 2020, entrano in vigore le disposizioni contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri sulla possibilità di celebrazione delle esequie.
Rispetto a quanto già esplicitato nella Nota complementare al testo del Ministero dell’Interno, pubblicata dalla Segreteria Generale della CEI in data 30 aprile 2020, bisogna registrare il venir meno dell’obbligo imposto alle parrocchie della misurazione della temperatura corporea ai partecipanti al sacro rito.
Al fine di conservare l’unità dei comportamenti, pur nel rispetto delle legittime esigenze di ogni parrocchia, si offrono le presenti indicazioni per la celebrazione delle esequie nella Fase 2 della pandemia, per meglio esplicitare quanto presente nelle disposizioni fino ad ora emanate dalle competenti autorità civile ed ecclesiastiche.
Consapevoli dell’onerosità delle norme che ci vengono imposte, si chiede un particolare sforzo non solo a noi in prima persona ma anche alle nostre comunità, iniziando dai vari collaboratori nel ministero; uno sforzo che penso che non sia meno importante di quello che fino ad ora le comunità stanno portando avanti con tanto impegno nel campo della carità economica o alimentare.
Qualunque sia la modalità celebrativa che il parroco, d’intesa con la comunità, valuterà come più idonea per la propria parrocchia, è importante ricordare ai parroci di preparare di concerto con la famiglia la celebrazione delle esequie, spiegando le motivazioni pratiche che soggiacciono alla modalità scelta per tale celebrazione.
DISPOSIZIONI PER LA CELEBRAZIONE DELLA MESSA ESEQUIALE
Il Parroco informerà la famiglia del defunto che alla celebrazione potranno presenziare massimo quindici persone da loro invitate; ribadirà l’obbligo di rimanere a casa in presenza di temperatura corporea oltre i 37,5°C o di altri sintomi influenzali; raccomanderà di non accedere comunque alla chiesa o nella zona cimiteriale e di non partecipare alle celebrazioni esequiali a chi è stato a contatto con persone positive a SARS-COV-2 nei giorni precedenti; chiederà di attenersi alle disposizioni che seguono e di fornire allo stesso e alle agenzie funebri l’elenco con le generalità dei partecipanti.
La celebrazione delle esequie avvenga possibilmente all’aperto, in uno spazio cimiteriale o parrocchiale, o si usi la chiesa più grande presente all’ interno del territorio parrocchiale; si usi sempre la stessa al fine di non aggravare troppo il lavoro di pulizia e sanificazione richiesti dalla legge (areazione dei locali, pulizia delle panche e igienizzazione delle zone interessate…)
Per evitare possibili e non opportuni assembramenti, nei manifesti che annunciano la morte non si scriva né l’orario né il luogo della celebrazione che saranno conosciuti solo dai familiari. Si suggerisce la seguente forma:
“La celebrazione delle esequie avverrà in forma strettamente privata. La famiglia ringrazia quanti avrebbero voluto partecipare al Rito e invita ad unirsi spiritualmente nella preghiera di suffragio”.
Il suono della campane avvenga all’uscita del feretro dalla chiesa, a conclusione della celebrazione, come segno comunitario di saluto al defunto e invito alla comunità a pregare per lui.
Prima della celebrazione funebre si provveda a igienizzare i banchi o le sedie e le maniglie delle porte. Per farlo sarà sufficiente, in attesa di precise indicazioni, passare, specialmente sulle superfici di seduta e di appoggio delle mani, un panno intriso di alcool o di un altro detergente idoneo ad azione antisettica e antibatterica. La medesima operazione venga ripetuta al termine del rito.
I fedeli, muniti di mascherina e guanti, non prendano posto casualmente nei banchi, ma nei posti debitamente contrassegnati, in maniera alternata, mantenendo la distanza di due metri.
Per il dignitoso svolgimento della celebrazione si può prevedere la presenza di uno o due ministri che facciano da lettori e accoliti e di una o due persone per il servizio del canto. Tra di essi dovrà essere sempre mantenuta la distanza prevista dalla legge; inoltre sarebbe bene riservare un’apposita area al cantore.
Le particole per la comunione dei fedeli siano in una pisside distinta, rispetto all’ostia del sacerdote per la quale si usi la patena e durante l’intera celebrazione sia sempre coperta. La particola grande, tenuta in mano dal celebrante, sarà interamente da lui consumata. In questa fase è proibita la concelebrazione alle esequie. Prima dell’inizio della celebrazione il celebrante e il ministro provvedano all’igienizzazione delle mani.
Si omette lo scambio della pace. Prima di distribuire la comunione ai fedeli, il sacerdote si igienizzi nuovamente e accuratamente le mani e indossi la mascherina. Sia lui a passare tra i banchi, distribuendo a ciascuno l’ostia sulle mani, avendo l’avvertenza di evitare il contatto fisico. I fedeli rimuoveranno la mascherina esclusivamente per gli istanti necessari a ricevere l’Eucarestia.
A conclusione della Celebrazione sono proibite in qualsiasi forma le condoglianze. Dopo l’uscita del feretro, l’afflusso dei fedeli avvenga in modo ordinato, uscendo dai banchi della Chiesa, partendo dai primi, in modo da evitare assembramenti in prossimità della porta; dove è possibile si usino due diversi ingressi per offrire la possibilità di entrata e di uscita separati ed evidenziati con un cartello. Anche sul sagrato si abbia grande attenzione, per il bene reciproco, a mantenere il distanziamento.
DISPOSIZIONI PER LA CELEBRAZIONE ALL’APERTO (FORMA CONSIGLIATA)
Anche la celebrazione delle esequie all’aperto dovrà avvenire con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino ad un massimo di 15 persone, che dovranno indossare le protezioni delle vie respiratorie (mascherine), possibilmente i guanti e rispettare rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.
È preferibile svolgere questa celebrazione al Cimitero o in uno spazio della Parrocchia. In ogni caso dovrà essere uno spazio dove non vi sia il rischio di assembramenti.
È richiesto dal Decreto che le celebrazioni si svolgano in un tempo contenuto. Se lo si ritiene opportuno si ometta la Celebrazione Eucaristica e ci si limiti alla solo celebrazione delle Esequie secondo lo schema previsto dal Rituale per il suo svolgimento in Cimitero.