di Gianluca Albanese
SIDERNO – Venerdì scorso abbiamo dato la notizia del trasferimento del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp da Siderno a Gerace, nei locali dell’ex ospedale di Largo Piana, come da disposizione della dirigenza. Oggi, registriamo la ferma reazione dei partiti politici del centrodestra sidernese (Fi-Ncd-Udc) che «ritengono – è scritto in una nota diffusa agli organi di stampa – atto inaccettabile e insopportabile da parte di questa comunità che da tempo viene penalizzata con scelte scellerate».
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Dunque, dopo anni di silenzio seguito a tutte le decisioni prese dai vertici dell’Asp e di presenza devota e composta alle passerelle in loco di Scopelliti, Squillacioti & Co, il centrodestra sidernese “si costerna, s’indigna e s’impegna” a tutela della struttura che attualmente risiede nello stabile in cui lavora – è il caso di ricordarlo – uno dei suoi leader cittadini, ovvero il medico Riccardo Ritorto. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire.
Ma, considerazioni di chi scrive a parte, va aggiunto che nella nota diffusa agli organi di stampa, i partiti del centrodestra cittadino aggiungono che «Tale dispositivo non rientra in una logica di risparmio, visto che con atto analogo dell’aprile di quest’anno il dipartimento era già stato trasferito nei locali dell’ospedale di Siderno, locali che, per come riferito dai responsabili dell’ufficio tecnico dell’Asp, risultano perfettamente idonei e disponibili. Perché allora – si chiedono ancora Forza Italia, Nuovo Centrodestra e Unione di Centro – tale determinazione?».
I moderati sidernesi si chiedono altresì se «Si è tenuto conto del disagio arrecato all’utenza di tutto il territorio che vedrà delocalizzare un dipartimento da una posizione centrale e facilmente fruibile a una certamente meno agevole?».
«Perchè – è scritto ancora nella nota – la tanto declamata mission dell’azienda sanitaria di portare i servizi verso il cittadino in questo caso è disattesa?».
Dagli interrogativi alla proposta, il passo è breve. «Pertanto chiediamo – hanno scritto gli esponenti di Fi-Ncd-Udc – al commissario straordinario la revoca della disposizione numero 89, e confidiamo nella Commissione Straordinaria del Comune di Siderno affinchè tuteli i diritti della nostra comunità prima che ancora una volta venga vituperata. Auspichiamo – conclude la nota – una vigile attenzione di tutte le forze politiche, imprenditoriali, civili, associazioni e liberi cittadini per un’eventuale mobilitazione democratica tendente alla difesa dei propri diritti che stavolta non dovranno essere calpestati».