di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Discarica di Siderno chiusa per i Comuni morosi e conseguente ticchettio già iniziato di una potenziale bomba a orologeria che potrebbe causare danni ambientali enormi, specie nel periodo come quello attuale, di piena emergenza corona virus.
Il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica Geppo Femia non usa mezze parole, chiama le cose col loro nome e scrive all’assessore all’Ambiente della giunta regionale per rivolgergli un accorato appello affinché si possa scongiurare il pericolo di un abbandono incontrollato dei rifiuti e di una loro permanenza nelle vie dei comuni non in regola coi pagamenti.
Di seguito il testo integrale dell’appello.
«Oggi – scrive Femia – non vorrei divenisse, per la nostra terra, il giorno dello sciacallo e per tale motivo indirizzo questo appello Al COMANDANTE ULTIMO, Assessore all’Ambiente della Regione Calabria:
“ASSESSORE sono il Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica, il mio Comune è socio di Locride Ambiente, società Consortile a capitale pubblico con socio privato, Ecologia Oggi, che a sua volta gestisce, in via esclusiva, la discarica di Siderno.
Siamo in guerra e la Giunta di cui sono a capo ha sospeso, in coerenza con gli indirizzi generali e per alleviare la sofferenza degli Italiani, il pagamento dei tributi locali tra i quali anche quelli relativi alla Tari. È notizia di oggi che con proditorio atto si è disposta la chiusura, per i Comuni morosi, della discarica di Siderno.
Considerando il contesto nel quale l’intera umanità si sta muovendo e nel quale la nostra terra sta cercando di contenere il contagio, un atto che assume l’evidenza dell’estorsione non può essere tollerato e chiedo, per tale motivo, e mi auguro che a ciò aderiscano gli amici Sindaci di tutto il territorio, un suo pronto e sollecito intervento che faccia anche chiarezza sull‘attività e sui libri contabili delle società private che gestiscono in esclusiva discariche ed impianti di smaltimento realizzati con soldi pubblici.
Mi auguro che tale mio dire non trovi orecchie sorde altrimenti la nostra provincia sarà distrutta non solo e non tanto dal Covid-19 ma dalle infezioni e dalle malattie che i rifiuti solidi urbani lasciati a marcire nelle nostre strade causeranno. Mi riservo di prendere i provvedimenti che riterrò più opportuni, sulla base dei poteri che mi sono propri, per tutelare la salute dei miei concittadini e di adire le vie giudiziarie richiedendo la punizione di coloro i quali si saranno resi responsabili di gravi reati contro la collettività, la loro salute e la loro incolumità fisica.
Le auguro – conclude l’appello di Femia – un proficuo lavoro, come le è solito, a difesa della nostra gente”».