RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
In data 13 Ottobre 2015 mi è stato comunicato ufficialmente, dal NOE di Reggio Calabria, il sequestro preventivo della discarica di Casignana. Contestualmente, in qualità di sindaco, sono stato nominato “custode giudiziale” del sito in questione con la “facoltà della gestione ordinaria e straordinaria”.
Mi viene, quindi, affidato un compito gravoso e delicatissimo, dopo una campagna giornalistica non sempre documentata e scatenatasi, con richiami di “kafkiana” memoria, dopo la vittoria della nuova amministrazione (laddove, ad esempio, per descrivere il sito di C.da Petrosi si è parlato di “milioni e milioni di metri cubi di rifiuti”, quando basta leggere le carte del processo Black Garden per informarsi che i rifiuti conferiti sono 250.000 tonnellate). Quasi d’istinto mi chiedo: perché non sono stati presi provvedimenti simili durante i due anni di gestione commissariale?
Dico questo poiché sono costretto a gestire (senza colpe) il peso di un “peccato originale”: eredito cioè una discarica che ha problemi strutturali e, nel contempo, la situazione finanziaria del Comune non permette di affrontare, in modo risolutivo, l’attuale momento. Quando, poi, le piogge diventano “straordinarie” basta una piccola lacerazione in una vasca di raccolta perché fuoriesca una certa quantità di acqua frammista a percolato (malgrado, come evidenzia anche l’ultimo verbale del NOE, “il rifiuto veniva aspirato tre volte a settimana” mentre, adesso, viene aspirato quotidianamente).
Da subito, la nuova amministrazione (che vista la “breve vita” ha l’unico torto di essere stata eletta democraticamente) ha segnalato all’Assessorato all’Ambiente le criticità che sono state riscontrate. Siamo in attesa, quindi, da parte della Regione Calabria della somma necessaria (1.400.000 euro) per mettere definitivamente in sicurezza il sito (logica conseguenza del progetto preliminare completo che, grazie al nostro impegno costante, ci sarà consegnato tra pochi giorni).
Ciò nonostante ho sempre cercato il dialogo con tutti, facendo capire che sono pronto ad affrontare le difficoltà con correttezza e trasparenza. Tanto che, immediatamente, ho proposto un “tavolo di Enti locali” accogliendo l’invito dell’Amministrazione di Bianco che, organizzando un incontro (segreto ai giornalisti) sul tema Discarica di Casignana, fa finta di non vedere il Megadepuratore che tanti problemi, evidenti soprattutto d’estate, crea alla qualità delle acque marine dell’intero litorale (ma di questo la stampa e i vari comitati non hanno mai sentore).
Per quanto riguarda, invece, la funzione che mi è stata affidata, è ovvio che ad un piccolo Comune, che esce da due anni di gestione commissariale, mancano sia le competenze umane che le basi economiche necessarie per affrontare le recenti criticità. Pertanto, rinuncio all’incarico di “custode giudiziario” che mi è stato assegnato, ed invito la Regione Calabria ad assumersi il compito di risolvere positivamente questa vicenda con la messa in sicurezza e la chiusura definitiva dell’area in questione.