di Adelina B. Scorda
CASIGNANA – Sale l’interesse intorno alle sorti che attendono la discarica di Casignana. L’attenzione che da più di una anno si sta concentrando attorno al sito verte sulla possibilità, non così troppo remota, che la discarica venga ulteriormente ampliata per una capienza di 500 mila metri cubi. “Una volontà politica – avevano dichiarato i commissari prefettizi del comune di Casignana – gestisce le sorti dell’ampliamento”. E se l’interesse dei cittadini, del comitato e di qualche sindaco è sempre stato alto, a interessarsi adesso al caso discarica sono in molti fra le fila politiche e provinciali e regionali.
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È il caso del’onorevole Francesco De Gaetano che questa mattina insieme ai vertici del Pd locale, Aldo Canturi, Domenico Fortugno, segretario del Pd di Bianco, Antonello Alfarone, segretario del Pd di Bivongi, ai rappresentanti del comitato “No “ discarica e a Giuseppe Macrì, consigliere di Bianco hanno fatto un piccolo sopralluogo sul sito di località Petrosi. Si passa prima da comune di Casignana per un primo colloquio non stabilito con i commissari, che però, impelagati fra carte e a colloquio non hanno avuto la possibilità di aprire le porte all’onorevole De Gaetano per un breve colloquio. Si parte alla volta della discarica distante non più di 10 minuti in macchina, arrivati lo scenario che si apre davanti agli occhi è ancora più preoccupante di qualche settimana fa. Anche la seconda vasca d’emergenza, quella che dovrebbe fungere da contenimento alla prima in caso di piogge, al fine di evitare che il percolato frammisto ad acqua finisca nel vallone Rambotta è stracolma. Alcuni dei teloni di copertura sono nelle condizioni in cui li avevamo lasciati circa una quindicina di giorni fa, strappati dal vento non garantiscono in alcune aree l’impermeabilizzazione della discarica. Preoccupano allora, anche le future e alquanto prossime condizioni meteo, un’altra ondata di piogge potrebbe creare seri danni ambientali, se le attuali condizioni della vasche in discarica dovessero rimanere tali. Eppure sarebbero circa novanta i metri cubi di percolato che giornalmente vengono aspirati dalle vasche, un quantitativo non di certo indifferente, che tuttavia non riesce a modificare l’attuale situazione d’emergenza. Così la visita dell’onorevole Gaetano, affiancato dalla locale delegazione del Pd, che nasce dalla volontà di toccare con mano le ragioni che spingono cittadini, comitato e sindaci a opporsi all’ampliamento della discarica di Casignana, si conclude con l’amara constatazione che la volontà regionale di continuare a percorrere la via dell’ampliamento di un sito che ad oggi appare tutto fuorché sicuro, appare priva di un sostegno logico. “Siamo qui per dire no all’ampliamento e per ribadire la necessità di bonificare e mettere in sicurezza quest’area. È una situazione assolutamente disastrosa, qualunque tecnico venga qua può capire che siamo ala limite della decenza. Se come sembra – ha proseguito De Gaetano – il percolato arriva nella fiumara riversandosi a mare, non c’è dubbio che vi siano forti rischi anche tumorali per la popolazione. Per tutte queste ragioni abbiamo presentato un ordine del giorno che sarà trattato in consiglio regionale il 17 febbraio per discutere con presidente della regione e con l’assessore Pugliano, nel quale chiediamo urgentemente un piano regionale per la bonifica dell’area, perché al di là dell’ampliamento questo sito non può rimanere in queste condizione, in quanto la popolazione in primis, l’agricoltura e l’economia turistica del territorio ne è seriamente compromessa. Anche sulla scorta di quanto sta accadendo ad Africo, questa è una bomba ecologica che bisogna disinnescare subito. Non dobbiamo arrivare ad accorgerci, fra qualche anno, quando i casi tumorali aumenteranno che era possibile fare qualcosa prima. Noi come partito democratico istruiremo una battaglia a viso aperto per la bonifica e la riqualificazione dell’area, con la prospettiva di abolire la mentalità delle discariche, metodo obsoleto per garantire lo smaltimento dei rifiuti”. E anche se nessuno alla regione sembra volere l’ampliamento della discarica, potrebbe essere interessante capire chi lunedì 17 si presenterà in consiglio, in che termini e che decisioni verranno prese in merito alla discarica, o se ancora una volta il problema sarà posticipato a data da destinarsi in attesa di ulteriori chiarimenti? Chiarimenti da parte di chi però. Dell’eventuale tecnico, per il quale il decreto regionale ha indetto una gara al fine di reclutare le personalità idonee? L’unico secondo l’assessore Pugliano a poter richiedere ulteriori accertamenti sul sito e a bloccare eventualmente l’ampliamento della discarica? O chiarimenti che spiegheranno definitivamente chi può, qualora lo ritenesse necessario, bloccare l’ampliamento del sito stabilendo la bonifica e la messa in sicurezza del sito? Secondo De Gaetano, intanto” la scelta di bloccare o meno i lavori in discarica dipendono da una scelta politica, un tecnico può dare un parere, è la politica che sceglie le linee da seguire” Non ci sarebbe, dunque, secondo, quanto dichiarato da De Gaetano alcun vincolo progettuale che imporrebbe il proseguo dei lavori in discarica, ma solo una volontà politica.