di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Ci vorranno dai tre ai quindici giorni per lo smaltimento del materiale organico che causa il cattivo odore all’impianto di separazione dei rifiuti di contrada San Leo di Siderno. E’ quanto è emerso dalla riunione dei sindaci della Locride che ha avuto luogo questo pomeriggio proprio nella sede della struttura conosciuta da tutti come la discarica. Fatto questo si risolve il problema dell’odore nauseabondo che infesta l’aria delle zone limitrofe e, specie la sera, si sente anche in buona parte di Locri e Siderno.
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Alla riunione erano presenti tra, gli altri, i referenti del movimento dei cittadini, del comitato “Riviera pulita” il ministro Maria Carmela Lanzetta, e il commissario straordinario del Comune di Siderno Maria Cacciola, oltre, ovviamente, ad alcuni sindaci.
Ad inizio lavori, Maria Rosaria Tino, Maria Teresa Fragomeni, Anna Romeo, Luigi Errigo hanno spiegato al ministro la situazione. «Capire l’origine del problema – è stato detto – per risolverlo. Il fetore è insopportabile, si sente costantemente».
L’impianto di San Leo, oltre a gestire il talquale accoglie anche organico da raccolta differenziata, ma il ciclo lavorativo non è fluido. Occorre, dunque, svuotare l’impianto di compostaggio (rifiuto organico) in 15 giorni di tempo e il problema principale sono le altre discariche dove conferire.
Il presidente del comitato di Assocomuni Peppe Strangio, in apertura dei lavori ha premesso che : «Ho convocato il comitato per ascoltare le problematiche. Noi rappresentiamo tutti i cittadini, sottoscriviamo la protesta civile e si deve capire come risolvere nell’immediato questo problema. Con il buon senso si ottiene tutto, ma pensare al non conferimento porterà ad altri problemi».
Così come sottolineato dal tecnico della Regione, il geometra Codispoti, a dover essere smaltite sono 500 tonnellate di materiale.
Il commissario Cacciola ha detto che occorre «capire cosa determina gli odori nelle sera, aspettiamo una rilevazione costante da parte dell’Arpacal, la tossicità o meno dell’odore acre che si respira. Vanno usati gli enzimi che servono a mitigare il problema degli odori. Chiaramente una situazione difficile per la cittadinanza. Siamo a contatto con l’ingegnere Gualtieri che ha confermato di star avviando i bandi per nuove camere di coibentazione».
Per il sindaco di Locri Calabrese: «Serve capire come si risolve il problema e in quanto tempo, ma oggi manca l’attuale protagonista che è la Regione Calabria», mentre il consigliere regionale Giordano ha posto l’accento sulla «componente organica da smaltire. Serve la garanzia della tempistica perchè i danni aumentano. La Regione, oggi, è rappresentata dal geometra Codispoti che ringrazio ma dovevano esserci Gualtieri e Pugliano da stamattina quest’ultimo che cerco di chiamarlo ma i telefoni sono chiusi. Revamping tempi più lunghi. Risolviamo il problema della viabilità evitando che transitano i camion nel centro abitato. Occorre un tavolo carattere di permanenza perché certo non si risolverà a breve il problema».
Secondo Paolo Guarnaccia di Siderno Libera: «Ecologia Oggi prendendo a gestione l’impianto ha scritto alla Regione per avere degli adeguamenti ma la Regione non ha risposto e solo oggi si parla di bandi e lavori da fare».
Mentre il geometra Codispoti ha detto che «L’impianto di Siderno presentava criticità per la manutenzione del biofiltro che è stato sostituito. L’adeguamento di chiusura e apertura delle porte, interventi vari da giugno fino ad oggi da riferire ad una manutenzione ordinaria e straordinaria, ma il problema non è stato risolto. L’organico è la principale causa dell’odore. Per oltre 10 giorni è stato fermato il conferimento. Non lo si sta lavorando perché se il materiale viene lavorato l’odore aumenta. Il problema sta nell’eliminazione dello stesso. Si dece accelerare il processo di evacuazione, ma le norme sono quelle che sono, in settimana ci saranno i prelievi e quindi cerchiamo di conferire a Pianopoli se le analisi vanno bene altrimenti capire dove farlo».
Dunque, da oggi il materiale organico non verrà conferito nell’impianto di San Leo fino a quando non si risolverà il problema e il Ministro Lanzetta ha concluso dicendo che: «io chiamerò il Ministro dell’ambiente chiedendo un’ispezione. La materia è regionale, bisognerà procedere con l’ispezione attraverso i poteri sostitutivi».