CASIGNANA – Due ore piene, dalle 11,30 alle 13,30 di oggi. Tanto è durata la visita della dirigente dell’Arpacal Angela Cardile alla discarica di Casignana. Una visita programmata da giorni, al termine della quale il sindaco Pietro Crinò ci ha riferito che «Aspettiamo i verbali dell’Arpacal e dell’Ufficio del Commissario per il superamento dell’Emergenza Rifiuti, ma da quanto mi è stato detto in via ufficiosa sarebbe, purtroppo, tutto a posto».
Purtroppo? Proprio così. Crinò confessa a Lente Locale che «Per la situazione che si è venuta a creare, per il clima di tensione che ruota attorno alla discarica (che comunque sta servendo solo i 21 comuni della Locride che usualmente la utilizzano) se ragionassimo in maniera egoistica, saremmo portati a pensare che converrebbe che la stessa fosse chiusa, visto che avremmo parecchi grattacapi in meno. Fatto sta che anche oggi c’erano i dirigenti del commissariato di Pubblica Sicurezza e i Carabinieri che hanno fatto un sopralluogo lungo il torrente Rambotta senza trovare nulla di rilevante. Ora – ha concluso – aspettiamo i verbali». Fin qui Crinò. Intanto, potrebbe non cessare la protesta messa in atto da diversi giorni dal comitato anti discarica, che la scorsa settimana ha bloccato diversi mezzi carichi di rifiuti diretti verso l’impianto. Le forze dell’ordine e la Prefettura, dal canto loro, continuano a vigilare sull’osservanza dell’ordine pubblico e sulla prevenzione di possibili incidenti e procurati allarmi.
ADELINA BEATRICE SCORDA