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Il mondo del lavoro retrocede di mese in mese, nessuna misura concreta del Governo. Dopo l’ annuncite renziana arrivano grosse tegole per il Governo nazionale. Lo certificano i dati sull’ occupazione che vengono diffusi dall’ Istat dove il tasso sulla disoccupazione è tornato a salire, attestandosi addirittura all’11,7%. L’ effetto gravoso del Job Act su economia e lavoro è sotto gli occhi di tutti.
Le politiche portate avanti da questo governo sono chiaramente insufficienti ed inefficaci e non sono servite minimamente per risolvere il problema della disoccupazione in Italia. L’unico successo che il governo Renzi ha raggiunto con il Jobs Act è la legalizzazione del caporalato postmoderno: il voucher, il cosidetto dai sindacati “lavoro-spazzatura che si compra con lo scontrino in tabaccheria”. Lo confermano i dati dell’osservatorio sul precariato dell’Inps: tagliati del 40% gli sgravi contributivi alle imprese, il saldo è crollato del 77% rispetto al 2015 ed è più basso del 2014. Nel primo trimestre del 2016 i contratti a tempo indeterminato sono crollati del 33 per cento: 51mila unità, contro i 225mila di un anno fa. Dunque 162 mila in meno. Adesso aspettiamo, con tanto di annunci e slogan pre amministrative, il patto per la Calabria. Aspettiamoci una quindicina di conferenze e hashtag sui social, sperando che non si traducano nella solita aria fritta, mentre la Calabria, retrocede come il Paese senza misure concrete e politiche a favore di famiglie ed imprese. Aumenta disoccupazione e sfiducia, i giovani dell’ UDC, anche all’ indomani del convegno del partito sui fondi europei 2014-2020, si ritengono distinti e distanti dal governo nazionale e regionale.
Marco Martino (Coordinatore Nazionale Giovani UDC)
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