DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELL’OSSERVATORIO POLITICO-CULTURALE “SPAZIO APERTO”
L’Osservatorio politico culturale Spazio Aperto esprime forte preoccupazione, a seguito della nota diramata dalla Compagnia Carabinieri di Locri che dopo di una vasta azione di monitoraggio in 42 comuni locridei ha denunciato per inosservanza dell’obbligo di istruzione 165 genitori di 88 ragazzi che non hanno frequentato la scuola nei bienni 2012/13 e 2013/14.
E’ emerso che tra i comuni interessati dal fenomeno della dispersione scolastica vi sono molti centri costieri (Locri, Siderno, Caulonia, Marina di Gioiosa Jonica) dove tra l’altro non c’è per i genitori la difficoltà di raggiungere i plessi scolastici come sovente accade nei centri montani a seguito dei numerosi accorpamenti che costringono i genitori, a compiere maggiori sacrifici per garantire il diritto allo studio ai propri figli.
Questa volta pare che la causa sia da ricercare solo nel disagio, nella crisi economica, nell’ormai triste fenomeno dell’inclusione sociale che si registra nella nostra società sempre più povera e dove le famiglie sono costrette a mandare i propri figli a svolgere lavori saltuari ed in nero e/o a rimanere a casa ad accudire altri familiari più che frequentare la scuola, che oggi richiede una certa disponibilità economica.
E’ evidente che lo Stato non riesce a dare risposte concrete per contrastare il forte disagio che si registra in tutto il Paese ma soprattutto nella locride.
L’osservatorio Spazio Aperto, già nel corso di una seri di incontri organizzati nella locride, l’ultimo dal tema “povertà e politica. Comuni soluzioni” aveva lanciato l’ennesimo grido di allarme per una crisi che travolge, ormai, sempre più le famiglie calabresi che si trovano emarginate e sole a causa
della mancanza di politiche e di interventi attenti alle famiglie ed ai minori, basti vedere le risibili percentuali di PIL destinate ai servizi per l’infanzia, alle famiglie e all’istruzione pubblica. Nell’occasione era emersa la proposta di istituire un “protocollo di solidarietà” tra le amministrazioni per cercare di lenire e combattere il dramma della povertà.
Non vi è dubbio che la povertà e la dispersione scolastica minano fortemente la crescita della società e, soprattutto, abbiano pesanti ricadute sulle prospettive di futuro dei minori. Pertanto si auspica un ulteriore impulso al contrasto del fenomeno da parte delle istituzioni scolastiche ma, soprattutto, da parte delle istituzioni preposte a rimuovere le cause garantendo alle famiglie ed ai minori una vita dignitosa, il diritto allo studio ed il contrasto alle diseguaglianze socio-economiche.