DI SEGUITO LA LETTERA APERTA DI JOLE FIGLIOMENI CHE REPLICA A QUELLA INVIATA IERI DA MARIA GRAZIA MESSINEO
“Roma locuta causa finita”…è ciò che riverbera nella mia mente la lettera aperta della dottoressa Messineo pubblicata dalla stampa, densa di latinismi che seppur notoriamente abbelliscono la scrittura, non possono ahimè nascondere la pochezza sostanziale del testo. Combattuta tra rispondere o no, tra legittimare o meno una simile teoria, seppur soggettiva e opinabile, è prevalsa la responsabilità civica e politica di ex-amministratrice che mi ha impetuosamente sollecitato a fare le seguenti e brevi riflessioni.
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La dottoressa Messineo apre la sua missiva premettendo che vorrebbe chiarire la sua “modesta opinione circa il dissesto finanziario che ha interessato il nostro Comune attraverso una riflessione pacata, scevra da qualsiasi intento polemico”, per poi tradirsi immediatamente dopo nel corpo del testo nel quale si erge addirittura a giudice supremo, sostituendosi così ai preposti organi giudicanti in materia (Procura della Corte dei Conti, Tribunali, etc), e sentenziando già danni erariali ed altre responsabilità civili/penali in un crescendo di rabbia più che di passione politica e di odio più che di amore per la propria Città.
Nessuno di noi può essere felice del fallimento del proprio Comune, personalmente in qualità di ex-amministratrice non sfuggo a nessuna delle mie responsabilità, soprattutto in negativo qualora esistessero, ma non consento a niente e nessuno di definirmi come qualcuno che ha potuto utilizzare il Comune di Siderno come il proprio Bancomat. Comprendo, e per questo sarò benevola, che la dottoressa Messineo ignora probabilmente le dinamiche e procedure amministrative, i principi su cui si fonda la redazione di un Bilancio Comunale, la separazione tra le responsabilità gestionali e politiche all’interno di un Ente, definite dall’ordinamento vigente in materia e, soprattutto ignora i meccanismi di verifica e controllo sia interni che esterni che scandiscono la vita dell’Ente stesso.
È notorio che sostengo il ricambio generazionale in politica e non solo, che ritengo la sfida della rinascita del nostro territorio intimamente legata alla nostra capacità di promuovere e favorire l’entrata dei giovani nella gestione della res publica; ma è prioritario promuovere prima di ogni altra cosa la meritocrazia, la formazione, la conoscenza, un nuovo paradigma mentale fondato sull’umiltà di apprendere per migliorare, sul coraggio di osare intelligentemente per vincere, sulla critica costruttiva per disegnare scenari alternativi, sulla lotta all’arroganza, all’individualismo per tendere alla necessaria capacità di creare sinergie positive che dovrebbero alimentare ogni qualsivoglia processo di cambiamento.
In questa ottica ci si sarebbe aspettati una riflessione ben più profonda e costruttiva da parte di una giovane che dice di voler “dedicare quella che non è solo una passione, ma un diritto/dovere civico: l’impegno politico” nella sua terra. La dottoressa Messineo ha analizzato i Bilanci (e i dati che vi scaturiscano) del nostro Comune degli ultimi dieci anni? Forse ritiene di essere la detentrice della verità assoluta, di essere migliore degli amministratori degli ultimi dieci anni ignorando cosa essi abbiano fatto. Sicuramente siamo tutti esseri umani e quindi suscettibili ad errori, sia gli amministratori che i Commissari che chiunque altro. Per colmare questo gap informativo della dottoressa Messineo, vorrei fornire a Lei e a tutti gli altri qualche dato sintetico.
L’amministrazione Figliomeni ha assunto la guida dell’Ente nel 2001 e si è dovuta subito confrontare con una grave situazione di criticità finanziaria, resa ancor più gravosa da una notevole mole di contenzioso in corso. La nuova amministrazione è riuscita a gestire positivamente la complessa problematica, riducendo notevolmente il contenzioso e pagando l’ingente somma di circa 6 milioni di euro di debiti fuori bilancio ereditati.
L’azione di governo della Città si è sviluppata per circa nove anni, registrando una fase di forte crescita e sviluppo socio-economico. Non voglio stare qui a ricordare puntualmente gli obiettivi raggiunti perché rischierei di essere prolissa, ma sono disponibile a farlo con numeri alla mani in qualunque sede. L’ultimo Rendiconto di Gestione è stato approvato nel 2009, con riferimento all’anno 2008; chiuso sempre con un avanzo di amministrazione, regolarmente certificato dai Responsabili Finanziari e dai Revisori dei Conti. Nell’anno 2009, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Figliomeni ha approvato il suo ultimo Bilancio di Previsione, redatto secondo i principi di efficienza ed in pieno equilibrio tra Entrate ed Uscite. In tale documento di programmazione Economico-Finanziaria erano stati considerati anche i debiti con Sorical e Locride Ambiente, che a seguito di negoziazione con i creditori, erano stati rateizzati in più anni con pagamenti che trovavano sostenibilità nel Bilancio approvato, così pure la sentenza “Falletti”, che trovava origine dall’acquisizione dei suoli in Località Randazzo, avvenuta da oltre trenta anni da parte delle amministrazioni dell’epoca.
Tali debiti trovavano copertura nella parte dell’Entrata con l’incasso del credito verso il Comune di Locri, per oneri di depurazione(per oltre un milione di euro) e dalla dismissione di alcuni beni di proprietà comunale, tra cui: Suolo area di servizio Esso, Suolo Vecchio Macello Comunale (Lungomare), Suolo ex Lido (Lungomare) e relitti stradali vari. A tal fine l’Ufficio Tecnico Comunale ha redatto il relativo piano di dismissione che è stato allegato al Bilancio per la sua attuazione. Nel mese di Marzo 2010, a ridosso delle elezioni regionali, la maggioranza dei consiglieri comunali si dimise e gli organi politici decaddero, segnando la conclusione dell’era Figliomeni. Nei primi giorni di Marzo venne nominato Commissario prefettizio il dottor Ruffo. Il commissario Prefettizio dopo aver incontrato i vari responsabili delle Unità operative e dopo un’approfondita ricognizione sulla situazione generale dell’Ente, dichiarò pubblicamente di avere trovato un Comune sano ed efficiente. Nei mesi successivi, il dottor Ruffo viene trasferito in altra sede e a Siderno nel mese di Giugno 2010 si insedia il nuovo Commissario Prefettizio, dottoressa Scialla, che rimane in carica fino al 18 Maggio 2011, quando viene eletto Sindaco il Dottor Ritorto. La nuova amministrazione resta in carica per circa un anno e cessa la sua attività con le dimissioni del Sindaco, avvenute a Giugno 2012. Al Comune di Siderno viene nominata un’altra Triade Commissariale che resta in carica fino al mese di Marzo 2013, quando il Comune viene sciolto per infiltrazioni della criminalità, con la singolare conseguenza che vengono “commissariati” i Commissari e nominata la nuova Triade in carica.
Alla luce di quanto sopra, risulta che negli ultimi 4 anni, il Comune, a parte la breve parentesi dell’Amministrazione Ritorto, è stato retto da Commissari Prefettizi, che avranno sicuramente assicurato la consueta trasparenza e legalità, ma che certamente non saranno andati oltre l’attività di ordinaria amministrazione.
In questo contesto, dott.ssa Messineo, è lecito domandarsi se: i pagamenti verso Sorical e Locride Ambiente previsti nel piano di rateizzazione siano stati eseguiti; il Piano di Dismissione dei Beni Comunali sia stato attivato; le procedure per incassare il credito del Comune di Locri siano state avviate; le richieste di fondi allo Stato per sostenere gli Enti in difficoltà, già concessi a Locri e Reggio Calabria, siano state inoltrate nei termini di legge. Nessuno ha mai nascosto l’esistenza di criticità economico-finanziarie, comunque meno gravose di molti altri Enti, determinate da una progressiva riduzione dei trasferimenti statali e da un’oggettiva difficoltà ad incassare i tributi locali, situazione che negli ultimi anni si è ulteriormente aggravata a causa di una semplice attività di ordinaria amministrazione e di una crisi economica nazionale e locale.
Mi riservo di scendere negli ulteriori dettagli in altre sedi se sarà necessario, restando disponibile a qualunque chiarimento, nell’interesse dei cittadini che per breve tempo ho avuto l’onore e l’onere di rappresentare; azione che ho svolto sempre nel rispetto dell’Istituzione che ho rappresentato e della deontologia politica, morale e professionale. E per tale motivo sono dell’avviso che appare alquanto frettolosa e da scongiurare la soluzione di proclamare Dissesto Finanziario dell’Ente.
Vede dottoressa Messineo, per la “Pars Construens” occorre incoraggiare prima di ogni altra cosa una precedente fase di “Pars Destruens”, al fine di eliminare” idola” che, inibiscono una scevra valutazione del fenomeno osservato.