R. & P.
STILO – Sono titolare di una Società (DOG TOFFY Sas di Morelli Rosalba & C.) avente per oggetto la cattura, il ricovero ed il mantenimento di cani randagi. Lavoriamo per diverse Pubbliche Amministrazioni le quali si affidano, di concerto con l’Asp veterinaria, alle nostre competenze.
Tra il Comune di Stilo e la mia Società, in data 10/05/2016, è stata stipulata una convenzione per la gestione del servizio di ricovero e mantenimento degli animali randagi da affezione rinvenuti sul territorio. Al di fuori della convenzione, la mia società provvede alla cura e al mantenimento di altri esemplari.
Ho sempre chiesto al Comune di Stilo di inserire in convenzione gli ulteriori randagi, senza ricevere alcuna risposta.
Mentre per gli esemplari in convenzione la mia società ha ricevuto – con comprensibilissimi ritardi – i pagamenti, per quelli al di fuori della convenzione, dal 2017 (data della cattura), non ha percepito neppure un Euro.
Durante la gestione Commissariale ho scritto una lettera di diffida per definire la situazione e si è giunti ad una intesa transattiva. Ho rinunciato a circa 5.000,00 Euro e mi sono resa disponibile ad accogliere la proposta perfino suddividendo l’importo finale in tre comodissime rate. L’accordo transattivo consentiva alla Commissione Straordinaria di procedere al riconoscimento del debito ed io ho accettato serenamente per non creare difficoltà all’Ente.
Ho trasmesso al Comune tutta la documentazione richiesta ma da tempo mi sento presa in giro visto che non si giunge ad alcun risultato. La vicenda va avanti da ottobre 2019 e la documentazione necessaria per istruire la pratica giace presso gli uffici comunali già da giugno 2019. Quando chiamo o mi reco presso gli Uffici Comunali mi si dice che non vi è nulla di ostativo e che presto si giungerà alla definizione della questione.
Ricordo alla Commissione Straordinaria che gli esemplari accalappiati hanno quotidianamente bisogno di cure sanitarie, igieniche e di cibo. E che nonostante l’inerzia della Commissione Straordinaria non farò mai venire meno l’amore e la cura che dedico ai randagi ospitati presso la mia struttura.
Adesso, però, la situazione è divenuta intollerabile e qualora non venisse definita la procedura in termini ragionevoli, trasmetterò una diffida con cui chiederò la risoluzione della convenzione per inadempimento e agirò in giudizio per l’intera somma anziché per quella convenuta nell’intesa transattiva.
MORELLI Rosalba
Titolare della Società DOG TOFFY Sas