di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Chi aspettava una soluzione definitiva della vicenda legata alla proprietà dei terreni su cui sorge il centro “Don Milani” con annessa scuola etica e di educazione allo sport, è rimasto a bocca asciutta.
{loadposition articolointerno, rounded}
Questa mattina a Catanzaro, insieme all’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra e al direttore generale del settore, erano presenti il presidente della onlus “Don Milani” affiliata a “Libera” Francesco Rigitano e il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda, uno che al “Don Milani” ci è cresciuto.
Il resoconto dell’incontro, che viene fuori dalla parole di Rigitano, raggiunto questo pomeriggio a Gioiosa di ritorno da Catanzaro, disegna il quadro di una riunione tutto sommato interlocutoria.
«L’assessore Trematerra – ha esordito Rigitano – ha confermato il proprio interessamento sulla vicenda, rassicurandoci che nessuno ci caccerà da qui. Ha pure manifestato una punta di rammarico per la grande enfasi mediatica che ha avuto al vicenda a livello nazionale. Tuttavia – ha proseguito Rigitano – rimane aperta la questione relativa alla proprietà dei terreni che, fin quando non viene risolta ci lascia in questo limbo in cui non abbiamo certezze per il futuro del centro e della scuola etica».
E qui cominciano le note dolenti. «L’assessore ci ha detto – ha spiegato Rigitano – che l’Arssa non può donare il terreno, né alla “Don Milani” e nemmeno al Comune di Gioiosa Ionica perché se dovesse farlo avrebbe problemi con la magistratura contabile. Tuttavia, nel confermare che anche il presidente Scopelliti tiene molto alla risoluzione del problema, si è impegnato a farsi portavoce delle nostre istanze presso l’Arssa e a ricontattarci a breve non appena avrà novità».
Proprio quest’ultimo passaggio, dunque, rende l’idea del carattere interlocutorio dell’incontro. Già, perché dalla “Don Milani” avevano già trasmesso ampia documentazione alla Regione di quelle che sono le vicende inerenti il terreno, concesso in comodato d’uso dalla Provincia alla Onlus gioiosana, salvo poi scoprire che i terreni stessi non erano riconducibili alla Provincia o al Comune, ma all’Arssa.
Perché, dunque, l’assessore Trematerra ha preso altro tempo? E soprattutto, perché all’incontro odierno non erano presenti i commissari a capo dell’Arssa?
Una condotta, questa, che dà l’idea della dicotomia tra la parte politica e quella tecnico-amministrativa.
Tuttavia, Rigitano, nel congedarsi, si è detto ancora fiducioso e, in attesa di nuove comunicazioni da parte dell’Arssa o della Regione, promette al cronista che «Non intendiamo aspettare a lungo», lasciando intendere che l’attenzione sul caso rimarrà in ogni caso altissima.
leggi anche: