(ph. Vincitorio)
di Gianluca Albanese
“Se non vinciamo stavolta, mi ritiro dalla vita politica attiva, anche perché tra cinque anni sarò un sessantenne, l’età giusta per fare il libero pensatore”. Siderno, primavera del 2006. Franco Schirripa ci accoglie nel salotto di casa sua. Un caffè, l’inseparabile sigaretta in bocca, i capelli arruffati da ragazzo degli anni ’70 e la solita voglia di parlare di politica. Da oggi il paradiso degli “irregolari”, delle menti non omologate accoglierà anche lui.
Se n’è andato da qualche ora, a 63 anni, dopo una vita spesa tra la passione per le sue idee progressiste e il suo lavoro di albergatore. Extraparlamentare negli anni ’70 aveva abbracciato la causa della sinistra radicale e, poi, dei Verdi, vivendo anche una stagione da consigliere comunale negli anni ’90. Sempre presente a ogni iniziativa pubblica della sinistra locale e del mondo ambientalista, era solito intrattenere amici e conoscenti nelle lunghe chiacchierate mattutine al bar; La Repubblica e la stampa locale in una mano, la sigaretta nell’altra, Franco esprimeva idee spesso scomode e per nulla tese a compiacere l’interlocutore, ma sempre col suo eloquio rispettoso e pacato. Alcuni dispiaceri personali e il peggioramento delle condizioni di salute lo avevano, negli ultimissimi anni, allontanato dalla vita pubblica e quando usciva di casa era per fare due passi sulla spiaggia con l’amico a quattro zampe di nome Ugo. Stamattina l’ultima sigaretta fumata e l’ultima utopia sconfitta. Ci mancheranno la sua garbata ironia e il suo incedere disincantato. I funerali avranno luogo domani, martedi 9 aprile, alle 17,30. Hasta siempre, Franco!