di Gianluca Albanese
LOCRI – Locrese di adozione, a Milano da un paio d’anni per ragioni professionali e familiari, l’ex assessore all’Ambiente del Comune di Locri Alfonso Passafaro mantiene saldo il legame con la propria terra e oggi interviene per formulare una propria proposta a beneficio di tutti gli imprenditori che in queste settimane devono fare i conti con le conseguenze nefaste della diffusione del coronavirus e delle chiusure decise dalle autorità governative.
Prima di esplicitarla, però, ricorda che nella duplice veste di imprenditore ed ex amministratore bada anzitutto al contenimento della spesa pubblica e ricorda che “Da assessore all’Ambiente decisi, con successo, di reinternalizzare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nel comune di Locri, che prima di quella decisione spendeva al mese 55.000 euro più gli interventi straordinari annuali e dopo, grazie all’utilizzo di mezzi acquistati in economia e l’utilizzo di personale interno all’Ente, la spesa si era drasticamente ridotta, non andando oltre le 5/6000 euro mensili per il gasolio e la manutenzione ordinaria. Ora- prosegue Passafaro – vedo che lo Stato si sta sobbarcando costi esorbitanti per dare ristoro agli imprenditori che hanno subito le conseguenze della pandemia in atto e del relativo lockdown, lasciando comunque scontenti gli imprenditori che contestano i tempi di erogazione dei bonus e il loro ammontare, quando avrebbero preferito tenere aperto”.
Quindi, cosa propone l’ex assessore Passafaro?
“La prima proposta in vista di eventuali eventi futuri riguardanti epidemie e pandemie come quella che non è stata ancora debellata – dichiara a Lente Locale – è di stipulare un patto tra Governo Nazionale, associazioni di categoria di commercianti e imprenditori e i principali gruppi del settore assicurativo, che preveda il versamento obbligatorio, per ogni impresa, di un premio assicurativo annuo da utilizzare per prevenire danni da pandemie, messa in quarantena e lockdown governativo, commisurato al fatturato dichiarato nell’anno precedente, che permetterebbe di ottenere ristori immediati in caso di chiusura obbligata dovuta a fenomeni pandemici, farebbe risparmiare un sacco di soldi allo Stato e, soprattutto indurrebbe ogni imprenditore a dichiarare sempre tutto quello che guadagna, senza indulgere alla tentazione del “nero”. Così facendo, i grossi imprenditori pagherebbero di più e i piccoli un premio annuale non superiore a 500/1000 euro, ma comunque tutti riceverebbero una somma tale da coprire i danni dovuti alla pandemia. A mio modo di vedere – conclude Alfonso Passafaro – fenomeni come il CoVid-19 a inizio anno non potevano essere previsti, ma l’esperienza maturata in questo difficile 2020 ci dovrà insegnare ad affrontare con la giusta preparazione e i dovuti strumenti legislativi, possibili future conseguenze negative per l’economia, e la mia proposta va proprio in questa direzione”.