Quando si sceglie un percorso universitario bisogna sempre stare molto attenti agli eventuali sbocchi professionali che una certa laurea offre. Studiare è sempre un modo per allenare il cervello e per accrescere la propria cultura personale, ma l’iscrizione all’università deve anche garantire allo studente di poter trovare, una volta portato a compimento il proprio percorso di studi, una professione che sia soddisfacente e che garantisca anche uno stipendio adeguato.
Da questo punto di vista, la laurea in economia è in grado di assicurare al neo-laureato un ventaglio davvero ampio di professioni, alcune delle quali davvero molto diffuse e attraenti: in particolare, parliamo della figura dell’analista finanziario e del commercialista. Vediamo insieme tutto ciò che c’è da sapere su queste due professioni del settore economico.
La professione dell’analista finanziario
L’analista finanziario è una figura che studia e analizza i bilanci delle aziende: si tratta di un ruolo fondamentale, in quanto bilancio e redditività rappresentano la base di un’azienda che sia in salute e, soprattutto, in attivo. L’analista finanziario ha inoltre un compito davvero importante: è lui, infatti, che attraverso l’analisi del bilancio e la raccolta di altre informazioni, giudica il valore complessivo dell’azienda e le eventuali prospettive economiche: questo lavoro non serve solo per una mera questione interna, ma anche per valutare l’eventuale acquisto di una società da parte di un’altra. Un’operazione che implica, nei casi delle società più importanti, un giro d’affari di miliardi.
Occupando un ruolo così significativo, l’analista finanziario deve possedere competenze e qualità notevoli: dev’essere un professionista preciso e in grado di analizzare i dati in tempi brevissimi, e deve ovviamente essere preparato su tutti gli aspetti che riguardano il diritto giuridico, economico e finanziario. Per occupare questa professione bisognerà conseguire la laurea in Economia e, possibilmente, specializzarsi con un master. Per anni questo titolo di studi veniva considerato ad esclusivo appannaggio delle classe più abbienti, a causa degli altissimi costi che occorrevano per parteciparvi. Oggi esistono anche le università telematiche, alcune delle quali erogano master in economia per via telematica, appunto, facilitando così la specializzazione anche da parte di chi è impossibilitato a frequentare di persona i corsi e soprattutto per chi non ha la possibilità di pagare cifre esorbitanti per ottenere un’ulteriore specializzazione.
La professione del commercialista
Quella del commercialista è una delle professioni più antiche d’Italia e ancora oggi riscuote un grandissimo successo sul mercato del lavoro e anche in ambito sociale, tanto che esistono iniziative nelle quali i commercialisti diventano protagonisti nelle scuole per spiegare l’importanza delle tasse ai più piccoli. Il perché è presto detto: senza questa figura, molte delle problematiche interne delle aziende non troverebbero soluzione. Il commercialista, infatti, si occupa dei rapporti col fisco, dei rapporti di lavoro e svolge anche il ruolo di contabile e di amministratore delegato di un’impresa.
Inoltre, il commercialista non è necessariamente una figura fissa all’interno dell’organigramma aziendale. Spesso, infatti, lavora come libero professionista e come consulente esterno, e ha uno studio tutto suo.