di Gianluca Albanese (Fotogallery e Video ESCLUSIVO di Enzo Lacopo)
GERACE – «Non fatevi corrompere, non credete alle facili promesse. Noi non illudiamo la gente e vogliamo evitare lo scollamento tra amministratori e amministrati che ha caratterizzato questi ultimi cinque anni di vita cittadina». Con questo appello finale, Giuseppe Pezzimenti ha concluso l’incontro di presentazione della sua candidatura a sindaco di Gerace, a capo del movimento “Incudine-Rinnovamento Democratico” che ha avuto luogo ieri pomeriggio nei locali del ristorante “La Terrazza” a Gerace Borgo.
Davanti a un pubblico assai numeroso, l’ex sindaco ed ex consigliere regionale degli anni ’90, è stato preceduto dagli interventi degli altri promotori del movimento, moderati dal giornalista Antonio Tassone, e dalla proiezione di un video in cui, accanto alle bellezze artistiche e paesaggistiche della città dello sparviero, sono state proiettate alcune immagini d’incuria e degrado, come cumuli d’immondizia, strade dissestate e frane.
A fare da “spin doctor” di Pezzimenti, un altro ex sindaco, ovvero Salvatore Galluzzo che, emulo di Enzo Tortora, nel suo intervento iniziale ha esordito con un «Dove eravamo rimasti?», alludendo alla precedente esperienza con Pezzimenti sindaco che risale al 1993, un periodo che per Galluzzo «E’ simile all’attuale. Ora dobbiamo ricominciare a parlare di politica – ha detto il presidente di Locride Sviluppo – dopo cinque anni di cattiva amministrazione che ha mandato in frantumi il sistema della programmazione. Nel 1993 il dottore Pezzimenti ci fece uscire dal dissesto e rimise in piedi la macchina amministrativa, favorendo la realizzazione di opere pubbliche e portò un considerevole bagaglio di idee innovative, prima tra tutte quella della lotteria di Gerace. Ora non è più il momento di fermarci e dobbiamo farlo noi che non abbiamo mai venduto fumo».
Non manca un passaggio di Galluzzo sui contrasti passati proprio con l’attuale candidato sindaco di “Incudine”: «In passato ci siamo scontrati politicamente – ha detto Salvatore Galluzzo – ma poi ci siamo ritrovati perché alla base del nostro rapporto c’è una grande amicizia» e un cenno a chi, come il consigliere di opposizione Cusato, non ha inteso aderire al movimento, dopo aver partecipato ad alcune riunioni preliminari: «Altri – ha detto Galluzzo alludendo a Cusato – hanno anteposto il nome; noi, invece, siamo un gruppo che non ha un capo ma una guida che, se del caso, va anche corretta. Amiamo dialogare e ascoltare, non le chiacchiere e le polemiche sterili alle quali abbiamo assistito troppo spesso a Gerace. Ecco perché andiamo avanti con coraggio e determinazione e non vogliamo lasciare ad altri il benché minimo spiraglio».
Dopo il lungo e appassionato intervento di Galluzzo, hanno preso la parola, a turno, alcuni dei principali promotori del movimento che, come ha specificato il candidato sindaco «Non è detto che saranno candidati consiglieri: alcuni di loro parteciperanno alla competizione elettorale; altri, invece, lavoreranno ancora per il bene del movimento».
E così, Carmelo Femia ha evidenziato l’importanza della partecipazione dei giovani alla vita politica cittadina, accennando a un obiettivo programmatico come quello del distretto rurale «Per connettere – ha detto – Gerace con altri centri interni, stimolando la cooperazione e la valorizzazione tipici col sostegno dell’amministrazione che deve offrire consulenze gratuite su leggi e finanziamenti alle cooperative e alle imprese».
Donatella Graneri ha parlato di partecipazione delle donne all’amministrazione del bene comune e di politiche sociali «Un argomento che è stato accantonato – ha detto – negli ultimi cinque anni. Ora – ha proseguito – bisogna rivalutare gli aiuti ai cittadini meno abbienti con varie iniziative, dalla raccolta di beni alla ristrutturazione delle case abbandonate per destinare a edilizia residenziale pubblica».
Franco Lacopo ha parlato dell’importanza delle numerose contrade cittadine, sparse in un territorio molto esteso, mentre Totò Marzano ha raccontato la sua avventura imprenditoriale iniziata a 14 anni, che lo ha portato a diventare uno dei maggiori rivenditori di automobili di tutta la Calabria,
La tutela dell’Ambiente è stato il tema trattato da Antonio Severino «Dalla raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta al recupero dei terreni abbandonati, passando anche – ha detto l’avvocato – dall’eliminazione di censi ed enfiteusi», mentre Mimmo Zappia ha parlato di opere pubbliche ed urbanistica «C’è un Psc da realizzare entro il 31 dicembre – ha detto – e per l’approvvigionamento idrico si possono compiere degli interventi sull’acqua sorgiva che possono fare risparmiare i soldi che si spendono per attingere l’acqua dal pozzo» e Anselmo Scaramuzzino ha parlato delle politiche per lo Sport, lanciando due idee: l’implementazione dell’accesso alle attività ricreative per cittadini diversamente abili, bambini e anziani e l’affidamento della gestione delle strutture sportive esistenti alle società che militano nei campionati.
Quindi, si è aperto un breve dibattito, nel corso del quale lo scrivente ha chiesto a Pezzimenti dove intende realizzare le principali economie di spesa in tempi di “spending review” come quelli attuali e come farà, una volta eletto, a trasformare l’istituzione della Città Metropolitana di Reggio Calabria in un’occasione da cogliere, mentre la consigliera comunale di Locri Maria Antonella Gozzi ha chiesto al candidato sindaco come intenderà, ove eletto, il ruolo dell’opposizione, se sarà di aprioristica chiusura o votato all’ascolto, e come intende realizzare quelle politiche di educazione alla legalità dei cittadini che al momento non appaiono nel programma del movimento “Incudine” (comunque ancora aperto alle proposte dei cittadini) «Visto che – ha detto la Gozzi – la sola repressione e la sola opera di forze dell’ordine e magistratura non basta ed è sempre più stringente l’obbligo per chi amministra di dare segnali concreti e netti».
Il candidato sindaco, a nostro modo di vedere, ha dato le risposte più nette proprio alla consigliera locrese.
«Pur essendo reduce da cinque anni di chiusura totale verso i consiglieri di opposizione – ha detto – non avrò problemi ad ascoltare e a recepire le proposte costruttive che arriveranno», mentre sul tema della legalità ha risposto che «Quando ho amministrato sono stato soggetto all’attività delle commissioni di accesso agli atti amministrativi che hanno attestato la bontà del mio lavoro e la sua conformità al dettato normativo. Del resto – ha proseguito Pezzimenti – io non chiedo la carta d’identità alle tante persone che ogni mattina incontro in piazza per prendere un caffè insieme e non credo che si debba discriminare alcuno». Un concetto assai garantista, il suo, accentuato da una successiva considerazione: «Troppi i casi – ha detto – di custodia cautelare in carcere rivelatasi ingiusta» che ha scatenato l’applauso della platea.
E se Pezzimenti ha glissato sull’argomento della Città Metropolitana «E’ ancora in divenire – ha detto – e comunque faremo la nostra parte», sui tagli alla spesa si è limitato a dire che «Non promettiamo posti di lavoro o tagli di tasse, ma sicuramente i tributi comunali vanno rimodulati con delle agevolazioni per i cittadini a basso reddito certificato dal modello Isee».
Quindi, preannunciando l’organizzazione di prossimi incontri per esporre ulteriormente gli aspetti del programma amministrativo e coinvolgere altri sostenitori del movimento “Incudine”, Pezzimenti si è congedato rivolgendo un grande abbraccio «Ai tantissimi presenti – ha detto – e anche a quelli che hanno avuto paura di venire qua. Noi intendiamo recuperare il rispetto per la persona, senza stare sul pulpito a dettare le regole».
Il video con un’ampia sintesi della manifestazione, con le immagini riprese e montate dal nostro Enzo Lacopo.
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