di Gianluca Albanese
LOCRI – Fulminei. Appena sono state pubblicate le liste che competeranno alle elezioni comunali del prossimo 10 giugno a Locri, sono arrivate le prime reazioni degli attori politici cittadini, che riportiamo in ordine cronologico di arrivo alla nostra redazione.
Il primo commento è quello di Pino Mammoliti, che aveva dato l’impressione di poter mettere in piedi una terza lista, marcatamente caratterizzata come di centrosinistra, e alternativa alle altre due.
Non ce l’ha fatta, e ora, con una nota inviata agli organi di stampa, ribadisce il suo giudizio negativo sulla “Grosse koalition” che ha dato vita alla lista “Scelgo Locri”, l’aggregazione civica che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Carabetta.
Questi i passaggi fondamentali dell’intervento di Mammoliti, rivolto «A quanti hanno a cuore l’identità e il valore del centro sinistra»: «La presentazione delle liste per le prossime elezioni comunali, ha decretato la fine politica del Centro Sinistra in città.
A poco è servito il tentativo di comporre una aggregazione di candidati capaci di avere un comune sentire politico ed una condivisa visione della vita.
Ringrazio, tuttavia, le persone che a vario titolo avevano manifestato la disponibilità di confrontarsi sacrificando ogni velleità, ogni vanità ed ogni interesse personale, contro lo schieramento di centro destra.
Purtroppo la esiguità del tempo e la difficile attrazione politica hanno avuto la meglio rispetto ad un progetto che, se pur fermatosi alla predisposizione della lista da presentare al popolo, in particolare al popolo del centro sinistra, continuerà ad essere il riferimento politico per i prossimi anni.
Io, per ovvie ragioni di opportunità legate alla mia vicenda giudiziaria, non potevo mettermi in gioco, ma non per questo ho rinunciato a credere e lavorare per costruire un raggruppamento di centro sinistra, forte anche della straordinaria testimonianza di affetto e solidarietà dimostratami da numerosissimi concittadini che incoraggiavano tale scelta.
Purtroppo non ce l’ho fatta.
Continuerò tuttavia a lavorare con gli amici di sempre e con i tanti giovani che si stanno avvicinando in modo sano alla politica, per costruire una classe dirigente che abbia come riferimento la solidarietà, l’eguaglianza e l’obiettivo di offrire a tutti i cittadini pari opportunità per realizzare i migliori progetti di vita.
Due liste di centro destra, di cui una avvelenata dalla presenza partitica del PD locrese, non potranno offrire le giuste garanzie per ridurre le distanze tra diverse aree sociali, equilibrio che una lista di centro sinistra avrebbe senza dubbio raggiunto».
Di parere diametralmente opposto, invece, l’ex sindaco Francesco Macrì, che in un’altra nota ha inteso spiegare le ragioni del suo sostegno alla lista “Scelgo Locri”.
Di seguito l’intervento integrale di Macrì:
«Sosterrò con impegno la candidatura dell’amico Vincenzo Carabetta a sindaco di Locri, e sono stato io stesso a proporre il nome “Scelgo Locri” per la lista di riferimento. A tal proposito mi fa piacere ricordare che proprio in queste ultime settimane, assieme a un corposo gruppo di personalità della Locride, ho avviato un confronto aperto con il movimento “Io Scelgo Calabria”, protagonista di una consistente campagna di comunicazione che mira a mettere al centro dell’economia e della società calabrese, e quindi anche della politica, alcuni temi strategici, primo tra tutti quello della difesa e valorizzazione dell’Identità Calabrese. Locri, con la sua storia antichissima e radici culturali profonde che affondano nella Magna Grecia, stagione luminosa cui la città dei Pinakes ha offerto un contributo assolutamente originale, non può che guardare con attenzione alle nuove idee e progettualità che mirano a superare gli schemi consunti del passato. Locri e la Locride hanno le carte in regola per giocare un ruolo di primo piano anche a livello regionale e nazionale.
Un altro argomento che ci ha avvicinato alle idee promosse da “Io Scelgo Calabria”, è quello relativo alla lotta al “neocolonialismo”, fenomeno che può distruggere gli ultimi fattori di vitalità che pur resistono in una regione ancora carica di emergenze. Occorre quindi dire no, in economia e in politica, ad ogni forma di attendismo, di risposta passiva agli eventi, di mera attesa dietro la quale si nascondono anche individualismi non più tollerabili. La politica tutta ha bisogno di due linee guida fondamentali: abbandonare visioni provinciali che si sono tradotte in forme assurde e dannose di sudditanza, e riuscire a sposare visioni nuove, alte, capaci di mettersi in linea con i potenti cambiamenti in corso.
“Scelgo Locri” merita quindi il nostro più convinto sostegno proprio perché, abbandonando gli schemi di una politica consumata, sta avendo la capacità di far dialogare tra loro personalità provenienti da esperienze diverse che come tali non si traducono in una gabbia che genera immobilismo, ma piuttosto in una fonte di contributi critici e positivi tenuti assieme dalla voglia di fare bene, di cambiare, di guardare al futuro a 360 gradi. Nei prossimi giorni proseguiremo, grazie a nuovi incontri, il confronto con “Io Scelgo Calabria”, rafforzando quello spirito identitario che è un punto di partenza importante per il pieno recupero di tante energie sopite o sottovalutate».