R.& P.
Con “Decreto del Sindaco Metropolitano n. 37 del 31/12/2020” sono stati indetti i comizi elettorali per l’elezione del Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Reggio Calabria nella data del 24.01.2021.
Si pare di sì. Nella totale indifferenza e sempre più lontani dal reale interessamento dei cittadini del nostro territorio ieri si sono svolte le elezioni per la Città Metropolitana (in tre differenti seggi). Tutto questo in piena emergenza Covid-19 e in una Regione classificata da tempo a rischio elevato. Non si comprende il motivo di tanta fretta per queste votazioni.
In questo ultimo mese si è sentito parlare tanto di Città Metropolitana, tanti sono stati gli articoli pubblicati. Pochi i programmi politici visti o sentiti per questo importante Ente. Personalmente, avrei voluto sentire di più, avrei voluto capire quale motivo ha spinto ogni singolo candidato a competere a questa importante votazione per ricoprire uno scranno presso un Ente che, ahimè, versa in una generale situazione di stallo da quando nel gennaio 2015 è stato istituito.
Come noto il Decreto “Salva Italia” all’inizio, e a seguire la Legge Delrio e le Finanziarie degli ultimi anni, hanno fortemente ridimensionato risorse, ruolo e capacità di azione di Province e Città Metropolitane, fino all’attuale critica situazione. Un progressivo depotenziamento, una generale confusione e un nuovo “modus operandi” che ha fatto (il più delle volte…) generare solo ed esclusivamente immobilismo amministrativo e politico.
È difficile governare con una drastica carenza di risorse. Parimenti, è stato facile sbandierare tale riforma come un obiettivo di inestimabile importanza e lungimiranza. Nella realtà, la situazione, a parte qualche piccolo e marginale tentativo, stenta a decollare e si assiste a un progressivo depauperamento delle competenze (manutenzione stradale e manutenzione idraulica quasi assente, finanziamenti ex Provincia di Reggio Calabria fermi nel cassetto da oltre 10 anni, 88milioni di euro di fondi europei svaniti nel nulla per l’incapacità di presentare progetti adeguati).
È certamente difficile gestire questo importante cambiamento che vede ormai coinvolte 14 Città Metropolitane a fronte della generale crisi finanziaria (e politica) italiana. È certamente difficile accettare passivamente il tutto, finanche “l’imposizione” del Sindaco metropolitano, che è di diritto il Sindaco del Comune capoluogo.
Manca il reale confronto politico, manca una giusta e corretta analisi, manca la pluralità politica, la giusta e doverosa competizione, manca la possibilità di scegliere e votare liberamente.
Data la complessità della materia, caratterizzata da una sovrapposizione di diverse fonti normative, sarebbe opportuno analizzare la situazione antecedente alla L. 56/2014 per poi passare alle possibili prospettive di riforma alla luce della più recente giurisprudenza costituzionale e dei reali bisogni degli Enti nonché delle varie difficoltà degli stessi. Serve una seria riforma, un doveroso confronto politico ed istituzionale per contrastare “il certificato e visibile” fallimento della Legge Delrio.
Consci di questo, mi auguro che ciò accada e che i prossimi cinque anni della Città Metropolitana di Reggio Calabria siano caratterizzati da più incisività, presenza e reale interessamento verso tutto il territorio, così vasto e alle volte abbandonato.
Consigliere Comunale di Gioiosa Jonica
Avv. Domenico Saverino