di Gianluca Albanese
REGGIO CALABRIA – Raffa le manda a dire. Su carta intestata della Provincia di Reggio Calabria. E con una nota durissima, in cui, anche senza fare nomi, si capisce che il destinatario dei suoi messaggi ha un nome e cognome: Giuseppe Scopelliti, candidato al Parlamento Europeo nella lista del Nuovo Centrodestra.
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Proprio così. Il presidente della Provincia coglie l’occasione per sferrare un duro attacco a un suo avversario politico che, dopo gli anni della difficile coabitazione all’interno dell’allora Pdl, ora può attaccare liberamente, visto che questi milita in un partito (Ncd, appunto), diverso da Forza Italia che è sempre stata la naturale collocazione del medico reggino che dal 2011 è il numero uno del palazzo di via Foti.
La lettura integrale della nota di Raffa permette ai nostri lettori di comprendere appieno le ragioni di questo nostro cappelletto introduttivo.
<<La politica delle fughe in avanti per il timore di rimanere indietro. E così invece di pensare alle prossime europee, il Nuovo centrodestra parla di primarie per le regionali. Prima di ipotizzare alleanze e strategie di coalizione, il partito che in Calabria si riconosce nella leadership di Alfano deve capire e decidere da che parte vuole stare: se con le forze liberali o con il partito democratico. Fare finta che oggi non esista un problema politico fa parte dell’ambiguità di chi a Roma governa con il centrosinistra e in Calabria pretende di coalizzarsi con noi. Forza Italia non è e non vuole essere la stampella di nessuno>>. Lo afferma il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa il quale evidenzia che <<il Governo di cui fa parte Alfano è cosa diversa da quello delle larghe intese, nato dopo le ultime elezioni per il rinnovo del Parlamento. Si tratta invece – dice – di un Esecutivo politico. Quasi una riproposizione della politica dei “due forni”: a Roma il partito di Alfano accetta l’elemosina degli ottanta euro e non dice nulla sull’aumento di tasse e tributi, mentre in Calabria tenta di imporci delle alleanze, che, ovviamente, respingiamo con forza anche per la poca credibilità di chi le ipotizza. Questo è il momento di pensare alle europee che, per quanto ci riguarda, non sono uno strapuntino per i rottamati della politica o di quanti considerano il Parlamento europeo come l’ultima possibilità pur di non rimanere appiedati. Riteniamo, invece, che la presenza dei nostri rappresentanti a Strasburgo sia vitale per il futuro dei territori che, attraverso i fondi comunitari, hanno nuove è importanti chance per lo sviluppo infrastrutturale e socio-economico. La drammaticità della situazione calabrese impone scelte ponderate: tutte finalizzate al superamento delle vecchie logiche che hanno contribuito al depauperamento del territorio e all’allontanamento dei cittadini della politica. La nostra terra – termina Giuseppe Raffa – ha bisogno di una classe dirigente responsabile: capace di interpretare i bisogni dei cittadini, mettendo sul tavolo della discussione il bene comune e non già l’interesse o gli equilibri di partiti e coalizioni>>.