R & P
SIDERNO – Le elezioni politiche del 4 marzo sono ormai alle porte e la campagna elettorale entra nel vivo. Le forze politiche espongono i rispettivi programmi ed obiettivi. Ma, ahi noi, come di consueto, con la tecnica dell’inganno e degli artifizi di arcana memoria, sulla scena convergono anche i soliti “millantatori”, i quali, credendo di veicolare i consensi attraverso la diffusione di false notizie, finiscono con l’offendere oltremodo l’intelligenza e la dignità dei sidernesi.
E’ il caso di Sinistra Italiana….. o Fattore Comune o come preferisce farsi chiamare…. che, invece di esporre le proposte ed i progetti per il futuro (sulle quali almeno potrebbe invocare il beneficio del dubbio) ha l’assurda ed arrogante pretesa di mentire già sul presente, raccontandoci una realtà diversa e lontana anni luce da quella che invece, purtroppo, si presenta davanti ai nostri occhi .
E lo fa con una delle più incredibili fake news che si possano leggere nell’attuale contesto politico-amministrativo, compiacendosi di aver trasformato la nostra Siderno nella “Capitale verde della Locride”.
Questa incredibile quanto mirabolante trasformazione deriverebbe dall’approvazione, in consiglio comunale, del regolamento sulla gestione dei rifiuti, come se, per eliminare un problema, bastasse solo fare una nuova legge.
La realtà, infatti, ci insegna che le cose non stanno così: per le strade, sia in centro che in periferia, continuano a nascere ed a crescere delle vere e proprie discariche a cielo aperto, come segno impietoso non solo dell’assenza di una efficace attività di contrasto all’abusivismo da parte di questa Amministrazione, ma soprattutto del fatto che un regolamento va soprattutto applicato e fatto rispettare!!
Certo, si potrebbe obbiettare che un regolamento ben fatto sia comunque una necessaria ed imprescindibile base di partenza. Peccato però che, a Siderno, si sia partito malissimo sin dall’inizio: a parte la scarsa incisività e concretezza rispetto alle problematiche scaturite nella gestione e nell’organizzazione della raccolta porta a porta, più volte rilevate in consiglio e comunque sotto gli occhi di tutti i cittadini, c’è da dire che, anche sul piano formale (ma in materia di leggi, la forma è sostanza) il regolamento era (ed è tutt’ora) impresentabile. Basti pensare che fin dalla prima stesura, ma anche in quella appena approvata, perfino i riferimenti normativi erano stati inseriti con i numeri di articoli sbagliati o già abrogati (quasi un invito a nozze per chi avesse poi voluto contestare la legittimità del regolamento ed alimentare il già pesante contenzioso con l’Ente).
Ma siccome al peggio non c’è mai fine, questa amministrazione dimostra di far male anche i conti: il servizio, infatti, così com’è concepito, è privo di copertura finanziaria, cosa che potrebbe portare l’Ente ad un’altra dichiarazione di dissesto. Vi sono infatti enormi differenze, in negativo, tra le voci di costo e quelle di entrata…. E alla fine, a pagare, saranno come al solito i cittadini.
Ma in periodo di elezioni, si sa, c’è sempre qualcuno che si crede più furbo o che, in modo speculare, pensa che gli altri siano più stupidi. Di solito è la sindrome di chi si deve a tutti i costi ritagliare una nuova fetta di elettorato e di consensi. Capita così che, per esempio, qualcuno cerchi di far apparire come una sorta di conquista ciò che, in realtà, è solo ordinaria amministrazione (v. rifacimento manto stradale) o che, addirittura, cerchi di far apparire come meriti propri, i frutti del lavoro altrui, sia per le grandi opere: come ad esempio l’inizio dei lavori del Lungomare il cui finanziamento, si sa, insieme a quello del Teatro (€ 4.234.496,00) ed a quello della Casa della Salute (€ 9.760.000) è stato erogato dalla Regione Calabria, Giunta PD, in sinergia con il locale Circolo del Partito Democratico di Siderno, sia per cose di minor impatto economico: come ad esempio la stagione teatrale, appena partita, sempre frutto del lavoro del locale PD.
E come in ogni panegirico preelettorale che si rispetti, quasi come il panettone a Natale, anche in questo caso, non poteva mancare il sempreverde riferimento alle gestioni precedenti. Chi lo ha fatto, questa volta, però, ha dimenticato (forse volontariamente, forse no) che tra gli esponenti apicali di Sinistra Italiana (partito dal nuovo nome ma dai vecchi componenti) c’è chi, nelle precedenti amministrazioni di Siderno, ha ricoperto ruoli di primo piano per decenni, votando e facendo votare, con casacche e simboli sempre diversi, leggi e delibere che, in diversa misura, non sono altro che il prodotto dell’ “amministrazione degli ultimi 30 anni”…. quella stessa amministrazione che oggi, dietro l’ennesima nuova casacca, sta cercando strumentalmente di criticare.
Partito Democratico Siderno