ROCCELLA IONICA – Si trovano ormai in pieno stato di laboriosa fibrillazione le commissioni elettorali e programmatiche dei due schieramenti che a Roccella si contenderanno il Sindaco , “Roccella prima di tutto ” lista della maggioranza uscente da una parte e “Roccella bene comune”lista che raccoglie il movimento 365 di Melcore -Costarella, l’associazione degli ex Consiglieri in cui emerge il nome dell’avv. Mimmo Circosta, il circolo del Pd e un segmento repubblicano del consigliere uscente Chiefari e del mancato consigliere provinciale Cartolano.
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Le grandi manovre sembrano praticamente nel pieno della loro febbrile evoluzione, e ogni giorno che passa questo affresco che a prima vista appariva come un informe massa di colori ora si delinea con i suoi tratti chiari e nitidi. Per esempio le ragioni del dissenso in casa repubblicana se prima difficilmente comprensibili, ora si possono facilmente ricondurre alla vogla di candidatura di Tommaso Cartolano, praticamente puntuale e pronto dal 1975 ad ogni tornata elettorale a spendersi per ogni soluzione possibile. Aldo Chiefari insofferente ai diktat , tantomeno avvezzo alle artificiose congetture, pragmatico ed operativo individua i vantaggi immediati, coglie il senso pratico e fruttuoso e agisce. La parte rimanente dei repubblicani quella vicino ad un segretario senza segreteria ma con la sponda di un altro consigliere uscente Muscolo si convince del progetto di “Roccella prima di tutto ” porta il PRI addirittura in maggioranza e quando la meta del suo partito lo abbandona,a testimonianza della sua fede irreprensibile e della propria credibilità offre a “Roccella prima di tutto” la candidatura della nipote e per i due “disobbedienti” solo una affettuoso saluto con l’augurio di ritrovarsi in consiglio comunale in due, magari in tre. Neanche la statistica come scienza delle probabilità avrebbe potuto calcolare l’incalcolabile exit strategy dei repubblicani dall’accordo con “Roccella prima di tutto” e consentirgli di concorrere per avere di sicuro due, forse tre e chissà anche anche quattro consiglieri su dodici.