(ph. Enzo Lacopo)
DI SEGUITO IL COMUNICATO STAMPA DIFFUSO DA NADIA CAUTELA, MEDICO E CONSIGLIERE COMUNALE
LOCRI – Ritengo doveroso, non in qualità di consigliere di minoranza del Comune di Locri, né come vicepresidente della commissione sanità da poco istituita in seno al consiglio comunale della stessa città, ma piuttosto quale cittadina, nonché medico operante presso la locale struttura ospedaliera, esternare la personale e profonda amarezza in merito alle recenti notizie circa una prossima chiusura della base di elisoccorso di Locri.
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Le stesse notizie invitano tutta la comunità locridea a profonde riflessioni e denunciano la morte non solo dell’assistenza sanitaria nella locride, ma il fallimento dell’intera sanità regionale. Una sana e seria politica sanitaria dovrebbe mirare a garantire un’uniforme livello di assistenza sull’intero territorio con particolare riguardo al contenimento dei costi. Il sistema di elisoccorso interviene in tal senso, garantendo la medicalizzazione rapida del paziente critico ed il suo trasporto in condizioni di sicurezza presso i centri attrezzati, il tutto nel rispetto della tempistica prevista per la realizzazione di tali tipi di intervento.
Non è un caso infatti che la base centrale regionale, con operatività notturna e diurna, sia stata prevista ed istituita a Lamezia Terme, posizione geograficamente strategica nel garantire una copertura ottimale dell’intero territorio regionale. Una politica sanitaria razionale dovrebbe prevedere, anziché la soppressione di tale strumento, indispensabile nella rete di emergenza/urgenza, la creazione di ulteriori elisuperfici uniformemente distribuite sull’intero territorio finalizzate a consentire l’accesso dell’elicottero negli interventi primari, nonché l’illuminazione delle piste già esistenti, rendendole raggiungibili durante le ore notturne da parte dell’unica postazione attiva 24 ore su 24.
La soppressione dell’elisoccorso dell’ospedale di Locri costituirebbe emblematica rappresentazione del fallimento della politica sanitaria che con tale atto suggellerebbe la propria incapacità, oltre a dare ulteriore evidente conferma alla volontà di proseguire nella realizzazione di quel drammatico progetto finalizzato al totale isolamento sanitario della fascia ionica ed alla mutilazione dell’assistenza sanitaria locale che vede la sua massima espressione nello smantellamento del nostro Ospedale.
La tutela della salute dei cittadini potrà essere garantita solo da una intersettorialità ed integrazione degli interventi, attraverso un potenziamento delle specialità già esistenti, con integrazione delle risorse professionali e strutturali ed attraverso una migliore capillarità della rete di intervento, uniformando e potenziando la rete di trasporto. Già da tempo l’amministrazione comunale di Locri, su proposta del gruppo consiliare di minoranza, si è fatta promotrice di una pressante richiesta a tutela della salute dei cittadini presso le autorità competenti affinchè venisse predisposto un impianto di illuminazione che potesse permettere la fruibilità della pista di Locri anche durante le ore notturne. Questa, purtroppo, sembra essere la risposta data ai cittadini di tutta la locride.
Nadia Cautela