R. & P.
La Lega è stata la prima, e nella fase iniziale di lockdown certamente l’unica, a preoccuparsi dei calabresi rimasti ‘intrappolati’ fuori dalla propria Regione.
Ieri, con l’emendamento di tre milioni di euro approvato dal Consiglio regionale affinché gli studenti fuorisede, ma nella fattispecie le loro famiglie, possano contare su un sostegno economico per le spese sostenute, si è riusciti a dare risposta ad una parte di quei disagi che la Lega aveva intercettato e di cui si era fatta portavoce.
La proposta, sottoscritta insieme ad altri colleghi della maggioranza, e tra l’altro apprezzata anche dai rappresentanti dell’opposizione, ricalca in pieno il nostro senso di vicinanza ai calabresi che si trovano a dover gestire l’emergenza in altre zone del paese con tutti gli ostacoli che ciò comporta: il provvedimento, infatti, s’inquadra nella chiara volontà di andare incontro, non solo con una solidarietà di intenti, alle difficoltà di una consistente parte della popolazione calabrese.
Basti immaginare quanti nuclei familiari, oltre ad affrontare stringenti costi quotidiani, magari in un momento in cui il lavoro é poco remunerativo e quindi le entrate meno considerevoli, devono anche pensare al pagamento di utenze e a quello di locazioni per case, al momento, non utilizzate a causa della chiusura degli atenei, siano essi in Calabria o altrove.
Siamo certi che, vista la sensibilità con cui l’emendamento è stato accolto dalla Giunta e dalla massima assise calabrese, in tempi brevi verrà predisposto il bando che consentirà ai nuclei familiari interessati di poter accedere al fondo ed allentare le tensioni generate dai vari aspetti collaterali al coronavirus.