Roma 2 ottobre 2020 – Influenza o Coronavirus? Distinguerli nei bambini non è per niente facile. Quanti bambini periodicamente dovranno fare il tampone visto l’alta frequenza di raffreddori, riniti, tosse in questo periodo dell’anno?
Federsanità Anci Calabria lancia un appello, attraverso una lettera aperta a tutte le autorità e istituzioni competenti, per favorire rapidamente l’applicazione della circolare del Ministero della Salute che consente l’utilizzo di test rapidi antigenici per le diagnosi di Covid «con particolare riguardo al contesto scolastico», dopo il via libera del Comitato tecnico scientifico.
“Il Commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, ha già avviato la gara per cinque milioni di test rapidi ma – sottolinea Giuseppe Varacalli Presidente di Federsanità Anci Calabria e componente dell’Ufficio di Presidenza di Federsanità Nazionale – nel frattempo, il tampone naso-faringeo rimane l’unica soluzione per sapere se un piccolo paziente ha contratto o no il Coronavirus. Invitiamo quindi tutti i professionisti e le istituzioni coinvolte a far rispettare le regole e procedere adeguatamente con questo tipo di esame nei bambini, facendolo eseguire da personale adeguatamente addestrato, utilizzando lo strumento adatto e senza forme di costrizione che possano influire negativamente nei più piccoli.
L’obiettivo – ha concluso Varacalli – è consentire ai bambini di frequentare serenamente l’ambiente scolastico, evitando per quanto possibile, periodiche assenze dall’attività didattica a causa dei tempi ancora lunghi relativamente agli esiti dei tamponi. In alcune regioni si stanno avviando sperimentazione di test salivari rapidi con esito in giornata per la fascia fino ai 13 anni. L’auspicio è che si possa in tal senso procedere in tutti i territori”.