R. & P.
La UILPA Vigili del Fuoco Calabria vuole porre l’accento e, quindi, attirare l’attenzione di tutta la cittadinanza calabrese su ciò che sta accadendo da 10 giorni a questa parte su tutto il territorio regionale. Se da sempre denunciamo a tutti gli organi preposti la pressoché totale mancanza di prevenzione e misure efficaci per tutelare il patrimonio boschivo calabrese, e salvaguardare le infrastrutture ad esso connesse, possiamo affermare, con evidenza, che i nostri accorati appelli sono rimasti sempre inascoltati.
La riprova sta nei fatti. Fatti, purtroppo, alcune volte segnatamente drammatici, con perdita di vite umane, come successo in provincia di Reggio Calabria poche ore addietro, altre volte, comunque, con bilanci negativi di spessore. Tutto ciò va ad incastonarsi in primis nella mancata prevenzione, previsione e lotta attiva agli incendi boschivi, che fanno capo, lo ricordiamo, alla Regione Calabria.
Le strade, le campagne, i greti dei torrenti e delle fiumare, le nostre belle montagne, permangono in uno stato di totale abbandono, con vegetazione che cresce e si espande incontrollatamente, con l’ Azienda Calabria Verde che con i pochi mezzi a disposizione non può adempiere alle funzioni di un’adeguata prevenzioni incendi e tutela del territorio, non avendo più nelle disponibilità manodopera fisicamente idonea, vista l’elevata età media, dei pochi uomini operativi rimasti nelle squadrette antincendio su questo versante servono investimenti concreti, con risorse reali per potenziare un servizio che ha subito negli anni un forte disimpegno da parte delle istituzioni.
Perciò che riguarda i Vigili del Fuoco, la situazione è questa: pochi, stremati, con pochi mezzi, con turni massacranti, si spendono fino all’ultimo per proteggere i cittadini, con turnazioni in alcuni casi raddoppiati. In alcuni Comandi sono stati raddoppiati i turni di servizio, con il personale esausto, che comunque ha risposto e sta rispondendo alle varie operazioni di soccorso. Sono arrivate da fuori regione le colonne mobili di soccorso, per dar manforte ai colleghi calabresi ed aiuto alla popolazione.
Noi ci chiediamo: in tutto questo, oltre a mostrare sui social i video dei piromani ripresi dai droni ed allo specificare che gli stessi droni, quest’anno sono ben 30 (ottima iniziativa, ben inteso), cos’altro ha fatto la Regione Calabria? Fino all’arrivo delle alte temperature, in tutto l’autunno e l’inverno scorso, cosa ha messo in campo per prevenire gli incendi, che puntualmente si manifestano in estate? Che previsioni sono state ha fatte dalla Regione Calabria per la gestione degli incendi boschivi? Quanti uomini e con quali mezzi opera effettivamente e materialmente sul campo nel contrasto all’incendio boschivo? Visti i risultati degli ultimi giorni, potremmo pur darci una risposta, ma lo chiediamo a chi di competenza. Però, almeno, abbiamo i droni!