DALL’ASSOCIAZIONE “CIVITAS SOLIS” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE NOTA STAMPA:
L’emergenza infanzia nelle regioni del sud, le proposte della rete “Crescere al Sud” per costruire comunità educanti nelle zone più a rischio. Costruire nelle aree più a rischio del sud delle attive e partecipate comunità educanti. Questo il tema della conferenza annuale della rete «Crescere al Sud» che ha inteso mettere al centro del dibattito nazionale l’emergenza infanzia nelle regioni meridionali dove non si investe su bambini e adolescenti che sono stati dimenticati dalle politiche pubbliche contrariamente a quanto avviene nei paesi più avanzati dell’Europa.
Per contrastare il fenomeno è nata una alleanza tra le principali organizzazioni impegnate in questo campo da Save the Children, a Fondazione con il Sud, all’associazione calabrese Civitas Solis che ha ospitato questa estate nella Locride l’evento nazionale della rete riguardante il tema della prevenzione dei fenomeni di devianza e criminalità minorile. A Napoli, nell’incontro nazionale appena tenutesi operatori sociali, rappresentanti delle istituzioni e del mondo scolastico hanno inteso avanzare concrete proposte operative per affrontare quella che è stata definita da Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis, nel suo intervento come relatore della tavola rotonda tenutesi nel corso della giornata seminariale, una delle principali sfide per la modernizzazione del mezzogiorno operando sul tema dei diritti e della formazione. Tra le proposte avanzate un impiego specifico e definito in favore dell’infanzia e dei minori dei nuovi fondi europei da negoziare per il periodo 2014-2020, la concezione che l’asilo nido rientri a pieno titolo nel sistema educativo come diritto quindi soggettivo per tutti, e che si configuri come il fulcro di servizi integrati per l’infanzia e le famiglie, l’estensione del tempo scuola che al sud è estremamente ridotto anche rispetto alle regioni settentrionali , la creazione di «presidi ad alta intensità educativa nelle aree ad alta densità criminale» come la Locride. Marco Rossi Doria, sottosegretario alla Pubblica Istruzione ed esperto in ambito educativo, ha messo in risalto come la scuola rappresenti solo una parte dell’apprendimento dei minori mentre oggi è sempre più necessaria l’integrazione con tutti gli altri momenti formativi portati avanti dalle agenzie educative più avanzate presenti nel mezzogiorno. Sulla stessa scia il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris che ha posto l’esigenza di difendere la spesa sociale nelle realtà del sud. Il Presidente di Fondazione con il Sud, Carlo Borgomeo, ha sostenuto che non si possa pensare a nessuna forma di sviluppo e di futuro se non si parte dalle condizioni di vita dei nostri ragazzi, dal capitale sociale e dalla capacità del nostro Sud di fare comunità. Mentre Raffaela Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, ha concluso con la proposta tesa a puntare sul ruolo centrale e decisivo di vere e proprie comunità educanti, aperte e accessibili, costituite attraverso il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i soggetti territoriali del pubblico e del privato sociale. Nel corso della conferenza annuale sono giunte nuove importanti adesioni alla rete, tra cui due quella del Centro Calabrese di Solidarietà con sede a Catanzaro e del centro Agape di Reggio Calabria.