di Francesca Cusumano
LOCRI- Lo aveva anticipato prima di Pasqua il viceprefetto Crea, di voler inviare una nuova lettera alla Regione, per sollecitare l’assessore all’ambiente Francesco Pugliano per un immediato e tempestivo intervento sull’apertura della linea destinata alla frazione organica dell’impianto di Siderno la cui attuale mancata attivazione, ha impedito l’avvio della raccolta differenziata porta a porta dell’umido per 700 famiglie.
E’ in data odierna che il commissario straordinario nella missiva inviata (anche al prefetto e al presidente della Giunta Regionale) espone una questione, la situazione di estrema emergenza che attanaglia la cittadina locrese, complice la non idoneità del sito di stoccaggio, che già nella riunione del 25 marzo scorso con gli altri sindaci del reggino, la stessa aveva posto all’attenzione dell’assessore. Come più volte espresso dalla Crea e come sottolineato anche nella lettera, l’unica soluzione per convenire ed attenuare lo stato di drammaticità in cui versa il territorio, è avviare la raccolta differenziata che inevitabilmente ridurrà notevolmente la quantità ed il volume degli accumuli di rifiuti sparsi per le vie cittadine oltre che raggiungere quelli che sono gli obiettivi del nuovo sistema di gestione dei rifiuti finalizzato al riutilizzo, al riciclaggio, al recupero delle frazioni organiche e di tutte le altre tipologie di materiali recuperabili. <<Con l’ordinanza n° 2 del 21 febbraio scorso- si legge nella lettera- ho potuto imporre la raccolta differenziata di prossimità soltanto della frazione secca che peraltro sta ottenendo ottimi risultati avendo avuto cura di coinvolgere le scuole, le associazioni e di sensibilizzare i cittadini i quali hanno manifestato disponibilità ad affettuarla proprio perchè ora convivono con i disagi e i rischi dell’emergenza rifiuti>>. La Crea, allo stesso tempo, ricorda come il 1° febbraio avesse deliberato di avviare sperimentalmente la raccolta porta a porta della frazione organica per 700 famiglie, evidenziando che <<La differenziazione dell’umido è la chiave di volta per l’efficacia e la buona riuscita della raccolta differenziata, perchè allo smaltimento separato della frazione organica conseguirebbe immediatamente la riduzione di circa il 60% della massa di rifiuti che ora giacciono per strada producendo cattivi odori, percolato, attirando animali randagi e provocando gli incendi dei cassonetti>>. Nonostante il commissario straordinario all’emergenza ambientale il 12 febbraio avesse disposto di conferire nell’impianto di Siderno in contrada San Leo, con una nota dell’otto marzo la società addetta alla gestione della discarica, Ecologia Oggi, aveva riferito che le operazioni di evacuazione procedevano con notevoli disagi, ostacolandone di fatto la lavorazione del rifiuto oraganico, senza contare alcuni lavori di manutenzione cui sarebbe soggetto il sito. Secondo quanto comunicato ieri pomeriggio nell’incontro- dibattito organizzato dal movimento LocRinasce, dal presidente di Locride Ambiente Giovanni Gerace, con tutta probabilità pare si potrà partire con i ritiri dell’umido entro la fine del mese di aprile. Intanto, qualora i tempi fossero ben più lunghi, con il serio pericolo di determinare rischi per la salute pubblica, aggravando la situazione igienico- sanitaria, tenuto conto dell’approssimarsi della stagione estiva, la Crea ha così richiesto: <<Un urgente e risolutivo intervento ai fini dell’attivazione della linea dedicata alla frazione organica dell’impianto di Siderno, nonchè conoscere gli esiti del sopralluogo che la Regione si è impegnata a fare effettuare agli uffici competenti; un’autorizzazione a conferire a Siderno o in altro impianto una quantità giornaliera di rifiuti urbani superiore alle 20 tonnellate oggi assentite, misure insufficiente a smaltire la produzione quotidiana e gli ingenti e indecorosi cumuli ancora giacenti per le vie>>. Un progetto quello della raccolta differenziata, che la Crea tiene a precisare condiviso da AssoComuni e perseguito senza fare alcuna polemica sulle cause e sulle responsabilità dell’emergenza in atto e senza richiedere alcun contributo o interventi esterni ma solo facendo affidamento alle esigue risorse del Comune, proprio perchè <<Tale modalità di raccolta è l’unica possibilità in alternativa a interventi strutturali che richiedono tempi lunghi di risolvere il problema quanto meno della Città di Locri>>.