Di redazione
A seguito dell’assemblea dei sindaci della Locride, cui ha dato conto in un ampio servizio ieri la nostra Emanuela Alvaro, i primi cittadini hanno deliberato il seguente documento:
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L’ Assemblea dei Sindaci della Locride nella seduta del 10.12.2014 di prosecuzione a quella tenuta il 05.12.2014 per la discussione e relativi provvedimenti sulla:
“SITUAZIONE SISTEMA RIFIUTI NELLA LOCRIDE”,
dopo un lungo ed articolato dibattito nel quale sono intervenuti numerosi Sindaci che hanno evidenziato la grave crisi che, ancora una volta, investe il sistema rifiuti; con decisione unanime,
DECIDE
Di chiedere, dando mandato al Presidente dell’Assemblea, un urgente incontro con il Governatore della Calabria Oliverio per affrontare la problematica irrisolta dei rifiuti solidi urbani; di chiedere, altresì, per come auspicato in Assemblea da parte dei Sindaci, alla luce delle continue emergenze mai risolte con provvedimenti programmati, un cambio di indirizzo da parte del dipartimento ed, in particolare, al dirigente Gualtieri al quale questa Associazione addebita un presa di posizione quasi penalizzante nei confronti dei sindaci che, operando in un territorio particolarmente difficile affrontano quotidianamente le legittime lamentele dei cittadini nella gestione del sistema rifiuti la quale è risultata fallimentare; di sollecitare un rinnovato confronto con i dipartimenti al fine di trovare, di concerto con gli Amministratori Locali, una soluzione condivisa, sostenibile e risolutiva della problematica in oggetto, così da trasformare la stessa da emergenza ambientale a risorsa; di recepire e fare propria la delibera approvata dal Consiglio Comunale aperto tenutosi a Bianco in data 17/10/2013 nel quale è emersa la necessità di mettere, con urgenza ed in modo definitivo la discarica di Casignana in sicurezza. Infine, alla luce di sopravvenute nuove informazioni emerse in Assemblea, di manifestare il proprio dissenso “al recupero volumetrico“ proposto dal Dipartimento Ambientale come premessa alla suddetta messa in sicurezza, sia per il tempo che il recupero stesso richiede e sia per le incertezze relative all’esclusiva utilizzazione del materiale di scarto e non di ulteriori rifiuti.