SIDERNO – Sanità, rifiuti, trasporti e situazione dei lavoratori precari. La riunione del comitato esecutivo di AssoComuni locridea presieduta da Giuseppe Strangio, che si è conclusa da poco, ha toccato molti punti importanti per le sorti del nostro comprensorio, registrando, nel contempo, una certa unità d’intenti da parte dei primi cittadini, che hanno ascoltato le istanze di alcuni cittadini interessati presenti all’incontro.
IL CENTRO EX AFA REUL DI BIANCO
La struttura riapre. Dopo le manifestazioni delle scorse settimane, supportate da molti primi cittadini dell’area Sud del comprensorio, sono state proprio tre mamme dei ragazzi ospiti del centro bianchese a dare la notizia dell’imminente riapertura. «Sono stati sottoscritti davanti al notaio – ha detto una mamma presente alla riunione – i documenti per il subentro di una nuova società che rileverà il centro che ora assumerà la denominazione di “Papa Giovanni XXIII”. Vogliamo ringraziare – ha proseguito – tutti i sindaci che ci sono stati vicini in questi mesi, anche se dobbiamo segnalare l’esigenza di compiere alcuni interventi di ristrutturazione dell’immobile e attualmente non sono previste le pedagogiste che sono le uniche titolate ad assicurare i servizi di cui dovranno fruire gli utenti dell’area cognitiva». Dopo alcune delucidazioni tecniche fornite dal sindaco di Palizzi Autolitano, è stato Pietro Crinò a disegnare la road map: «Attualmente – ha detto – le strutture private accreditate lavorano in regime di prorogatio. Prima della stesura dei nuovi contratti di accreditamento con la Regione – ha aggiunto – chiederemo un incontro con i dirigenti del dipartimento regionale della Sanità per riottenere le pedagogiste e assicurare ai ragazzi ospiti tutte i servizi fin qui assicurati agli utenti»
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EMERGENZA RIFIUTI
La situazione, già critica di per sè in tutto il comprensorio, non lascia presagire delle soluzioni a breve termine. Tutti sono stati concordi nell’individuare, nella prossima scadenza del regime di commissariamento dell’emergenza rifiuti regionale, l’occasione per ridiscutere l’intero sistema, la cui situazione è resa più grave dal fatto che la discarica di Pianopoli, che accoglie i rifiuti di scarto provenienti dalle altre discariche presenti nel territorio, prima di 2-3 mesi non sarà a pieno regime, rallentando ulteriormente i tempi di smaltimento dei rifiuti in tutta la regione. Crinò, sindaco di Casignana (comune che ospita la più grande discarica del comprensorio), ha aggiunto che «Se si prosegue con questi volumi di smaltimento, l’impianto di Casignana sarà saturo entro il 20 marzo, col rischio di aggravare ulteriormente la situazione nel periodo che precede l’estate». E se Strangio ha ricordato l’intervento del governatore Scopelliti presso il ministro Clini «Nel quale – ha detto – è riuscito a “strappare” un accordo di programma quadro per sostenere la raccolta differenziata nella nostra regione, dobbiamo approfittare di questo momento favorevole, e pretendere un piano che dia risorse per far partire in maniera compiuta la raccolta differenziata». Un tema che, ovviamente, ha trovato tutti d’accordo, specie dopo che il primo cittadino di Roccella Jonica Giuseppe Certomà ha ricordato tutti i benefici riscontrati nel proprio paese dopo l’introduzione del sistema di raccolta differenziata. Prima, però, bisogna smaltire gli ingenti volumi di rifiuti presenti nelle nostre strade, e se i sindaci hanno riscontrato un’oggettiva difficoltà a interloquire direttamente con l’ufficio del commissario regionale Speranza, l’impegno che hanno preso i primi cittadini è quello di andare a breve alla Regione per esigere un piano di rimozione dei rifiuti attualmente presenti, prima di programmare l’introduzione su larga scala della raccolta differenziata.Era presente, inoltre, il presidente di Locride Ambiente Giovanni Gerace, che ha manifestato la necessità di incontrare i sindaci della Locride in maniera ufficiale per definire le pendenze dei Comuni nei confronti della società mista.
L’ATTO AZIENDALE DELL’ASP DI REGGIO CALABRIA
I sindaci della Locride hanno fatto fronte comune e, insieme ai colleghi delle altre zone della provincia, hanno deciso di aderire al ricorso al TAR contro l’atto aziendale già approvato dal direttore generale dell’Asp Rosanna Squillacioti. La ratio, dal punto di vista giuridico appare chiara: il DG, infatti, non avrebbe coinvolto la conferenza dei sindaci presso l’Asp nella fase di programmazione della sanità del territorio che vede nell’atto aziendale il suo strumento principale. D’altro canto, sia il sindaco di Bovalino Mittiga che il suo omologo di Palizzi hanno ravvisato l’esigenza di compiere un monitoraggio completo della sanità nel comprensorio, al fine di corroborare l’azione del ricorso con l’esposizione delle reali e puntuali esigenze sanitarie della Locride, in modo che non ci si limiti ad essere “contro” ma si vada oltre nella tutela dei servizi sanitari.
LA CLASS ACTION CONTRO IL TAGLIO DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA DA PARTE DI TRENITALIA
C’è tempo fino ai primi di febbraio per aderire, e il comitato di AssoComuni ha preso l’impegno di sensibilizzare i sindaci dei singoli comuni ad aderire all’iniziativa legale, fermo restando che alcuni Enti, nel frattempo, hanno aderito, come quello di Stignano, rappresentato dal primo cittadino Franco Candia.
LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
Anche in questo caso, si è registrata la presenza di alcuni lavoratori del comprensorio in attesa di stabilizzazione, e il presidente dell’assemblea di AssoComuni Giorgio Imperitura ha preso l’impegno di convocare in tempi brevi un’assemblea coi lavoratori e i loro sindacati di categoria, al fine di chiederne la stabilizzazione.
GIANLUCA ALBANESE