di Gianluca Albanese
SIDERNO – Il punto non era all’ordine del giorno della riunione, ma il tema è così importante che la prima ora abbondante di discussione del comitato esecutivo di AssoComuni è stata incentrata sulla nuova emergenza rifiuti, nei giorni della vertenza tra la Regione Calabria ed Ecologia Oggi, che gestisce le discariche della zona Sud del territorio regionale e che, di fatto, impedisce la normale attività di raccolta e smaltimento rifiuti da noi.
Il rischio, nella migliore delle ipotesi, è che i rifiuti raccolti rimangano a giacere sui camion incolonnati in fila in attesa di poter scaricare nell’impianto di Pianopoli. Tal quali, senza essere trattati. Una difficoltà oggettiva con la quale deve fare i conti anche il neo eletto sindaco di Locri Giovanni Calabrese, che con tutto l’entusiasmo di chi, appena diventato sindaco, vuole dare una dimostrazione di efficienza ai propri concittadini, rischia che tutti gli sforzi compiuti a livello locale vengano vanificati da un sistema regionale che si è inceppato un’altra volta, stante la materiale indisponibilità delle discariche o degli impianti di trattamento dei rifiuti disclocati soprattutto nella nostra provincia. Ecco perchè, alla fine, il comitato ha preferito soprassedere dal redigere un documento unitario da mandare all’assessore Pugliano; ecco perchè, la misura immediata che intendono adottare i sindaci è partecipare alla riunione indetta dall’Anci per dopodomani, venerdì 31 maggio, e chiedere che una delegazione di primi cittadini venga ricevuta da Scopelliti in consiglio regionale. L’altra decisione che dovrebbe essere adottata quanto prima riguarda l’affissione di un manifesto per le vie dei comuni locridei in cui si spieghi ai cittadini che l’accumulo di rifiuti per le nostre strade non è conseguenza dell’inefficienza dei sindaci e delle amministrazioni locali, ma dipende da un sistema regionale ancora una volta in sofferenza.
Certo, non sono mancate le proposte forti, se non delle vere e proprie provocazioni, come quella di Calabrese che ha proposto di chiedere alla Regione di fare riassegnare la gestione dell’impianto di Siderno, o come quella del suo omologo roccellese Certomà, che a un certo punto ha detto: «Se la situazione rimane questa, tanto vale che tutti i sindaci della Locride portino i rifiuti fuori dai propri comuni, anche a rischio di farsi denunciare in massa». Ammendolia, che qualche anno fa, quand’era sindaco di Caulonia adottò una misura simile ed ora è sotto processo ha premesso che «Vanno distinti i momenti dell’urgenza e quello, strategico della programmazione. Ci vuole un piano per affrontare l’estate. Già nel progetto d’urto per la Locride quello della programmazione del sistema rifiuti era il primo punto». Strangio, dal canto suo, ha replicato che «Noi sindaci abbiamo sollecitato più volte la Regione ma loro hanno il sistema regionale redatto dai dirigenti in maniera scientifica e quando gli impianti sono in funzione il sistema regge», mentre, il sindaco di Africo ha proposto, a proposito di provocazioni, di portare tutti i rifiuti a Catanzaro, sede della giunta regionale. Nel trarre le conclusioni, il presidente Strangio, che in precedenza aveva proposto di chiedere alla Regione che si faccia carico del trasporto dei rifiuti dalla Locride alla megadiscarica di Pianopoli, ha detto che «Dobbiamo attivarci per chiedere lo stato di emergenza e facciamo capire che i Comuni non hanno i soldi per gestire la partita. Venerdì partecipiamo alla manifestazione dell’Anci e poi, se serve, andiamo al consiglio regionale e chiediamo di essere ricevuti direttamente da Scopelliti».