Il colore rosa simboleggia il reciproco bisogno di dare e ricevere amore, di aprirsi verso il prossimo, di allontanare i pensieri negativi; la margherita è il fiore delicato della purezza, della semplicità, della pazienza. La margherita rosa è stata scelta 15 anni fa come simbolo dall’Associazione Progetto Endometriosi – A.P.E. ODV – nata in Emilia Romagna con gruppi di volontarie in tutta Italia, per dare voce, sostegno e conforto a chi soffre di questa malattia cronica, subdola, spesso invalidante, che colpisce circa 3 milioni di donne italiane e oltre 150 milioni nel mondo. L’endometriosi può essere devastante, non si può guarire, non c’è una cura e l’unica possibilità per aiutare chi deve conviverci ed è spesso incompresa, è fare formazione e informazione per creare consapevolezza, ridurre i tempi della diagnosi e migliorare la qualità di vita.Questo l’A.P.E. lofa dal 2005 grazie alle donazioni del 5xmille, che costituiscono l’unico sostegno: organizza incontri con esperti, conferenze pubbliche e nelle scuole, produce materiale informativo e destina parte dei fondi ricevuti a progetti importanti, come la formazione del personale sanitario (ginecologi, chirurghi, ecografisti, psicologi, infermieri). In questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i risultati per il 2018: in tanti hanno inserito nella propria dichiarazione dei redditi il codice fiscale dell’A.P.E. (95054760103) e firmato alla voce “Organizzazioni non lucrative di utilità sociale”, così da destinare 84.428 euro all’Associazione. Un aiuto essenziale per le volontarie, che si impegnano con il cuore e l’anima, dedicando tutto il loro tempo libero, per portare avanti le varie iniziative. Sono tutte affette da endometriosi, hanno subito molteplici interventi chirurgici, mille volte si sono sentite dire “sono semplici dolori mestruali” e invece no. Sono infiammazioni croniche, cisti, cicatrici, aderenze originate dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, detto endometrio, in altri organi (ovaie, peritoneo, vagina, intestino, vescica), che può occludere le tube, distorcere gli organi riproduttivi, provocare dolori fortissimi durante il ciclo e l’ovulazione, i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti e spesso infertilità. Tanto è stato fatto da quel 2009 in cui il Ministero delle Pari Opportunità ha dato vita alla prima campagna informativa sull’endometriosi, che si chiamava “Quello che non so di me”. Poco dopo il progetto fu abbandonato, ma nel 2011 l’A.P.E., con i pochi fondi ricevuti dal 5xmille, ha dato seguito con lo spot “GUARDAMI ANCORA”, dove la protagonista racconta in modo semplice ciò che vive una donna affetta da endometriosi. Nel 2012 ha organizzato a Parma il Convegno Nazionale dal titolo “ENDOMETRIOSI: ricerca medica e riconoscimento sociale. A che punto siamo? Specialisti e Istituzioni a confronto”; nel 2013 è stato lanciato il concorso fotografico “La Forza nel Silenzio”, con foto che dovevano rappresentare la forza che si nasconde dietro il dolore femminile; nel marzo 2014 un flash mob di sensibilizzazione il cui slogan era “Rompiamo il Silenzio” ha portato a Roma oltre 200 donne provenienti da tutta Italia, mentre il 7 marzo 2015 si è svolto a Carrara il Convegno “Affrontare l’endometriosi e recuperare il benessere fisico attraverso la comunicazione, la cultura, il sostegno”. In quel periodo l’A.P.E. ha iniziato a occuparsi anche di alimentazione, stili di vita, attività fisiche che potessero aiutare nella gestione del dolore, così il 18 giugno 2016 si è svolto a Cattolica un grande evento“Accendiamo l’informazione” un’occasioneper parlare di endometriosi e benessere a 360°. Nel 2018 è stato organizzato a Roma il quarto Convegno Nazionale “Endometriosi, terapie, tutele, benessere. Uno sguardo verso il futuro” e nel 2019 si è lavorato al progetto “Girls4Girls” ed è da poco online www.apine.it; un luogo virtuale, pensato per aiutare le adolescenti a diagnosticare in fretta il proprio problema e affrontare insieme dubbi e paure, con tante testimonianze, info pratiche, risposte a domande frequenti da parte dei massimi esperti e tutti gli appuntamenti Comprend-ENDO nelle Scuole. Grazie alle donazioni del 5X1000 si continueranno a realizzare altri ambiziosi progetti per aiutare le donne a non sentirsi più sole e incomprese. www.apendometriosi.it.
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