di Simona Ansani
SIDERNO – Non c’è pace per i tanti micini presenti alla “colonia” felina o “rifugio” sul lungomare di Siderno, che per l’ennesima volta sono stati uccisi per mano di persone incivili. Colonia o rifugio? Si perchè ad oggi una chiara definizione sembra non poter essere data visto che l’istituzione che doveva regolamentare il tutto ha sempre fatto orecchie da mercante, lasciando isolata chi da decenni si occupa di abbandono sul territorio comunale, la dottoressa Marilene Bonavita. Più volte la stessa Bonavita ha chiesto degli incontri con i vari commissari che si sono succeduti al comune di Siderno, e dopo tante parole, normative presentate nero su bianco, tutto non ha mai visto una concretizzazione, una relazione attiva fra le parti in essere.
Cosa è cambiato ora con il Sindaco Fragomeni? Nulla. E con l’assessore preposto al randagismo? Probabilmente ben poco. La “colonia” si trova in uno stato di degrado, presa da assalto da tutti coloro che pensano di comportarsi come degli ecologisti gettando rifiuti di ogni genere all’interno dell’area. Abbandoni di micetti orami all’ordine del giorno. Ma la cosa più drammatica è proprio l’uccisione dei gatti, che vengono avvelenati o come nell’ultimo caso, riferito da Bonavita, i cuccioli prelevati e dopo quasi 24 ore circa rigettati nell’area adibita a “colonia” con parti del corpo fracassate.
Bisognerebbe sorvegliare l’area? Potrà suggerire chi legge l’articolo. Ma anche su questo punto, più volte sono state fatte richieste finite nel dimenticatoio. Una cosa è certa senza alcun supporto da parte dell’amministrazione comunale, quell’area deve essere al più presto sgomberata e portare i gatti, che ricordiamo per legge sono a carico del comune, e quindi trasferire tutta la colonia in un’altra zona più sicura, video sorvegliata, e intraprendere un censimento dei felini presenti su quel territorio.