(foto di Enzo Lacopo)
di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Nel corso della prima riunione allargata ai sindaci dell’Associazione delle Città degli Ulivi, il presidente dell’Associazione dei Sindaci della Locride, Giorgio Imperitura ha avviato i lavori leggendo un suo discorso, frutto anche delle polemiche scaturite nei giorni scorsi, in particolare con il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese. Un discorso lasciato in sospeso perché il primo cittadino di Bovalino, Masino Mittiga, interrompendolo ha chiesto e ottenuto un’inversione dell’ordine del giorno, passando subito a discutere della questione relativa alle “Disposizioni dell’Assessorato Ambiente della Regione Calabria, piano di rideterminazione tariffe conferimento rifiuti. Esame e determinazione”.
{loadposition articolointerno, rounded}
Subito a parlare di eventuali dimissioni del presidente l’Associazione dei sindaci della Locride, ma ad una più attenta lettura del discorso, quello che Imperitura fa emergere e ciò che, a parer suo, ha portato avanti in quest’anno l’Associazione.
“Non sono mancati attacchi, anche pesanti alla mia persona e non ultimo la richiesta generica di qualche collega, appena eletto di presentare le dimissioni. Allo stesso collega, al quale rinnovo gli auguri di buon lavoro, vorrei evidenziare che la mia lunga permanenza nel panorama amministrativo non è mai stata macchiata da comportamenti illeciti o di custodia di interessi personali, cosa che non è altrettanto evidenziabile nelle forme di gestione assunte in campo pubblico da chi richiede tali dimissioni”.
Il documento di Imperitura che ricorda come al primo risultato negativo si “grida al ladro e sulla stessa persona si butta il fango mediatico”, si conclude affermando che “mette a disposizione dell’Assemblea una sana, leale e corretta discussione sul futuro dell’Associazione”. Questo si farà, probabilmente, nella prossima riunione.
Il punto all’ordine del giorno sulle “Disposizioni dell’Assessorato Ambiente della Regione Calabria, piano di rideterminazione tariffe conferimento rifiuti. Esame e determinazione” è stato introdotto dal primo cittadino di Marina di Gioiosa Ionica, Domenico Vestito, il quale si è soffermato su quello che significherà questa disposizione, la rimodulazione delle tariffe per il conferimento dei rifiuti, chiaramente tutte in aumento. Lo scopo di questa disposizione sarebbe quello di bilanciare il sistema tariffario, a discapito delle amministrazioni comunali.
Comuni che, per i presenti, non possono essere l’ultima maglia di una catena, ma parte integrante delle decisioni che sugli stessi andranno a pesare.
Il presidente dell’Associazione Città degli Ulivi, il sindaco di Melicuccà, Emanuele Antonio Oliveri ha parlato di una crisi dei rifiuti che continua a persistere sul territorio della Piana. «Ci ritroviamo di fronte ad una situazione pessima, impianti gestiti male con mancanza di manutenzione e una tassa che grava alla fine sui cittadini in modo pesante. Un aumento inopportuno delle tariffe anche perché il servizio non è adeguato. Non si capisce neanche se sia una delibera o cos’altro. Dobbiamo chiedere un’immediata revoca del documento e un tavolo di concertazione con l’Anci e con il Governo nazionale».
Una presa di posizione chiara avvalorata dai successivi interventi, come quello del sindaco di Cinquefrondi, Marco Cascarano, che ha parlato della necessità di portare avanti questa battaglia per il popolo, per la civiltà che i sindaci stanno affrontando per la cittadinanza. «È un dovere da parte nostra fare questo tipo di iniziativa, credo che ci siano i presupposti per fare un’impugnazione al Tar». Nel discorso si sofferma su una situazione generale frutto di almeno quindici anni di vergogna politica regionale. «Dobbiamo rappresentare al Prefetto di Reggio Calabria e al Presidente della Provincia questa situazione, noi orfani di rappresentanza politica».
Concetti ripresi anche dal neo sindaco di Santa Caterina d’Aspromonte, Carmela Madafferi, la quale ha considerato come unica possibilità “l’impugnazione del provvedimento caratterizzato da vizi di legittimità, un abuso di potere da parte di un dirigente, con il quale di fatto si disincentiva la differenziata”.
Pino Varacalli, sindaco di Gerace, nel ricordare ai presenti quali saranno i prossimi problemi da affrontare, tra cui la Sorical che ha aumentato le tariffe e il taglio dei trasporti, ha fatto presenti ai colleghi che il Consiglio regionale si è aggiornato a giorno 12 giugno, l’ultima possibilità per evitare che sia inserito nella variazione di bilancio. Giorno 6 giugno si dovrà chiedere nell’assemblea regionale dei sindaci, voluta dall’Anci, la revoca della disposizione.
Questa, per i sindaci, una battaglia da portare avanti, come rimarcato dal sindaco di Polistena, senza alcuna ipocrisia.
Da un problema ad un altro, Giovanni Calabrese riprende la questione sanità per la quale continuano le polemiche con Giorgio Imperitura che nei giorni precedenti si è scusato di non aver inserito subito l’argomento all’ordine del giorno “solo per dimenticanza” e non altro, pur nella convinzione che dello stesso si debba occupare la rappresentanza dei sindaci in seno all’Asp.
Calabrese ironizza sulle presunte dimissioni prendendo atto di questa “falsa notizia”. «Io auspico un confronto serio per il futuro dell’Assemblea, perché così non ha motivo di esistere. L’ospedale deve riguardare la collettività del territorio, bene importante per tutti.
L’obiettivo è quello di ottenere quanto è stato inserito nel piano, l’ospedale spok.
Si è optato per una convocazione dei consigli comunali riuniti nel piazzale antistante l’entrata dell’ospedale. Il giorno dovrebbe essere venerdì 20 giugno.