R & P
Sabato 12 si sono concluse ufficialmente le lezioni del secondo anno più difficile nella storia della scuola repubblicana. L’emergenza sanitaria ha scombussolato tutto e non sarà facile valutarne gli effetti sui mutamenti nei meccanismi di apprendimento e nel sistema delle relazioni dentro e fuori la scuola. Una scuola già afflitta da numerosi problemi di ordine strutturale e infrastrutturale costretta a misurarsi con una vicenda traumatica e drammatica allo stesso tempo che ha messo a nudo tutto le deficienze del sistema scolastico
Tanti ragazzi,peraltro, sono stati privati della formazione perche vivono in condizioni difficili economicamente. Insomma una grande sfida attende la scuola italiana, d’ora in poi, per cui è il caso che una buona volta per tutte l’intera società, nelle sue articolazioni istituzionali e non ,si faccia carico del processo formativo delle nostre generazioni.
Con la chiusura dell’anno scolastico, dunque, sono arrivate le vacanze lunghe per i 77.000 allievi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Reggio Calabria . L’ultima campanella é ,dunque, suonata ma non per i 9.500 allievi della scuola dell’infanzia che termineranno le loro attività educative mercoledì 30 giugno. Poi sarà vacanza per i più presumibilmente fino a metà settembre , il nuovo calendario non è stato ancora decretato dalla Regione Calabria. Tre mesi pieni lontani da compiti, interrogazioni e libri. Però, non per tutti sarà così . Per i ragazzi di terza media la fine delle lezioni di fatto è sinonimo di esami di Stato. Per i quattordicenni le vere vacanze scatteranno il 30 giugno, ultimo giorno utile fissato dal Ministero della P.I. per gli esami di Stato. I diciottenni, invece, saranno alle prese con gli esami almeno fino alla prima decade di luglio.
Esami del primo ciclo
A cominciare per primi saranno i quattromila e duecentocinquanta alunni circa di terza della scuola secondaria di primo grado che affronteranno la loro ultima fatica, il conseguimento della cosiddetta ‘minimaturità’. Gli esami di III media si terranno tra la data del termine delle lezioni e il 30 giugno. L’ammissione all’esame sarà deliberata dal consiglio di classe. Per essere ammessi bisognerà conseguire la sufficienza in tutte le materie e aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato a meno di eventuale specifiche deroghe dovute all’emergenza sanitaria. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline, il Consiglio di classe potrà deliberare, con adeguata motivazione, la non ammissione all’Esame.
L’esame verterà su una prova orale e il colloquio partirà dalla discussione di una tesina il cui argomento è stato assegnato dal consiglio di classe. Nel corso del colloquio saranno accertati i livelli di padronanza della lingua italiana, delle competenze logico matematiche, delle competenze nelle lingue straniere e delle competenze in educazione civica. Sulla base dell’andamento del colloquio ma anche della carriera scolastica dell’alunno, questi potrà o meno ricevere la lode. Quanto al punteggio, il voto finale sarà in decimi. La commissione è composta solo da membri interni.
Esami del secondo ciclo
La maxi maturità, che compie quest’anno 98 anni,nella provincia reggina interessa 5802 candidati, di cui 5.142 studenti delle scuole statali, 282 delle paritarie e 378 esterni. Gli esami avranno inizio mercoledì 16 giugno alle ore 8,30.
I requisiti per essere ammessi all’esame? Votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Si ricorda,altresì,quest’anno, a differenza del 2020,che si può anche non essere ammessi o di essere bocciati in sede di scrutinio finale.
L’Esame prevede un colloquio orale che partirà dalla discussione di un elaborato il cui argomento è stato assegnato a ciascuno studente dai Consigli di classe entro lo scorso 30 aprile.
Dopo la discussione dell’elaborato, il colloquio proseguirà con la discussione di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Lingua e letteratura italiana, con l’analisi di materiali (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto) predisposti dalla commissione con trattazione di nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Ci sarà spazio per l’esposizione dell’esperienza svolta nei PCTO(Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Il candidato dimostrerà, nel corso del colloquio, di aver maturato le competenze e le conoscenze previste nell’ambito dell’Educazione civica. La durata indicativa del colloquio sarà di 60 minuti.
Il credito scolastico sarà attribuito fino a un massimo di 60 punti, di cui fino a 18 per la classe terza, fino a 20 per la classe quarta e fino a 22 per la classe quinta. Con l’orale verranno assegnati fino a 40 punti. La valutazione finale sarà espressa in centesimi, sarà possibile ottenere la lode.
Nella conduzione dei colloqui si terrà conto delle informazioni contenute nel curriculum dello studente, che comprende il percorso scolastico, ma anche le attività effettuate in altri ambiti, come sport, volontariato e attività culturali. Il numero di candidati che sostengono il colloquio non può essere superiore a 5 per giornata; l’ordine di convocazione dei candidati sarà secondo la lettera alfabetica stabilita in base al sorteggio dalle singole commissioni.
I precedenti sugli esiti della maturità 2020 nella provincia reggina.
La percentuale dei diplomati è stata del 99,9%.
I diplomati con voto 60 sono stati il 5,2% ; con voto tra il 61 e il 70 il 19,1% ; tra il 71 e l’80 il 22,6% ; tra l’81 e il 90 il 21,0% ; tra il 91 e il 99 il16,2% ;con voto 100 l’12,8%; il 3,1% dei candidati ha conseguito la lode. In Calabria la percentuale di quest’ultimo votazione è stata del 3,7%rispetto all’2,6% della media nazionale , seconda regione a pari merito con il Molise dopo l’Umbria con il 4%.
Prendere 100 e lode, anche quest’anno caratterizzato dall’emergenza sanitaria, che ha comportato un deciso restyling all’esame di maturità, non è un’impresa semplice in quanto conta molto il lavoro dello studente per tutto il triennio del ciclo di studi. E anche, seppur con un “peso” diverso, pure il periodo di lezioni svolto on line, a causa dello stop forzato alla didattica in presenza scattato dallo scorso 5 marzo.
I candidati al voto più alto in assoluto sono gli studenti eccellenti, quelli che hanno sempre raggiunto il massimo e sono stati sempre preparati..
Quello del consistente numero dei 100 con lode è un risultato per la nostra regione in controtendenza con gli esiti nazionali degli ultimi anni nelle prove Invalsi che testano le competenze linguistiche e logico/matematiche dei nostri studenti. Ma questa è un’altra storia di cui parleremo in seguito.
I numeri di questa edizione 2021.
Intanto sono state pubblicati i nominativi dei presidente delle commissioni d’esame e presso l’Ufficio scolastico regionale si sta alacremente lavorando per governare al meglio lo svolgimento delle operazioni . Nel Reggino le commissioni sono in tutto 150, presiedute da altrettanti presidenti (tra dirigenti e docenti ordinari) e composte solo dai commissari interni in tutto 900. Come si sa ogni commissione è composta da due classi.
Misure e sicurezza per gli esami secondo protocollo.
Due metri di distanza tra prof e studenti, un solo genitore, zio o amico per accompagnare i ragazzi e le ragazze e mascherine. Ecco le misure di sicurezza principali per lo svolgimento in presenza e in sicurezza della Maturità 2021 e dell’esame di terza media.
Solo nel corso del colloquio il candidato potrà abbassare la mascherina assicurando però, per tutta la durata dell’esame orale, la distanza di sicurezza di almeno 2 metri dalla commissione d’esame.
All’ingresso a scuola non è necessaria la misurazione della temperatura ma va presentata autocertificazione che dichiari l’assenza di sintomatologia.
I maturandi verranno convocati secondo un calendario e una scansione oraria predefinita, che deve essere pubblicato preventivamente sul sito della scuola, per evitare assembramenti. I ragazzi e le ragazze dovranno presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione previsto e lasciare poi l’edificio scolastico subito dopo la prova.
Per evitare di perdere l’esame, gli studenti e le studentesse potranno richiedere alla scuola il rilascio di un documento che attesti la convocazione e che dia, in caso di assembramento, precedenza di accesso ai mezzi pubblici per il giorno dell’esame.
In tanta confusione gli esami paradossalmente restano l’unico punto fermo.
La scuola oggi è come una casa disordinata, dove si vive spesso nella incertezza, un cantiere aperto dove riforme si succedono a controriforme. Una scuola priva di mezzi è destinata a rimanere scadente, compromettendo il livello generale della qualità, pregiudicando il futuro. Il sogno di una scuola come strumento forte e generale di elevazione per tutti sembra un po’ appannato al momento.
Gli esami, in questa confusione, paradossalmente costituiscono l’unico punto fermo: nei fatti, il solo dispositivo che formalmente regga, che riesca a dare alla scuola una illusione di efficienza, di funzione.
Allora è bene che questa “forma” rimanga rituale fino in fondo, nell’attesa che possa tornare a essere riempita di un serio contenuto oppure abolita.
Giugno 2021
Prof. Guido Leone
già Dirigente Tecnico USR Calabria