(AGI) – Catanzaro, 25 ott. – “Per il parroco di Platì Giuseppe Barbaro era accusato ‘soltanto’ di associazione mafiosa. Nulla di grave. Nessun omicidio. Siamo davanti al delirio di un sacerdote che non sa ciò che dice”. Lo afferma in una nota il segretario generale regionale del Coisp (Sindacato indipendente di polizia), Giuseppe Brugnano, dopo un’intervista rilasciata da don Giuseppe Svanera ai microfoni del Tgr Calabria. “Da quando il sacerdote ha criticato la scelta del questore di vietare i funerali pubblici per Barbaro – aggiunge Brugnano – abbiamo seguito con attenzione l’evolversi della vicenda, credendo si trattasse della riflessione di un prete per sola pietas cristiana. Ma a questo punto non è più così. Don Svanera offende non solo le forze dell’ordine e la magistratura, ma ci oltraggia anche come cristiani e come credenti esprimendo parole rese ancora più gravi dal suo ruolo e dal fatto che non possono in alcun modo rappresentare la Chiesa. Soprattutto in Calabria – ha sottolineato il Coisp – c’è bisogno di una Chiesa impegnata ed in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta, partendo dalla testimonianza di Papa Francesco che nella nostra terra ha lanciato una scomunica per i mafiosi”. Per questo, Brugnano si è rivolto alla Chiesa stessa: “Questo sacerdote deve essere scomunicato, deve perdere la toga che veste senza alcuna dignità, perché non immagina nemmeno quanto le sue folli tesi possano incidere nel tessuto sociale di una comunità e tra le menti contorte dei mafiosi. Le leggi sono fatte per essere rispettate, compresa la disposizione del questore di Reggio Calabria, a cui va tutta la nostra stima, e che ha lavorato rispetto alle informazioni in possesso della Questura che, di certo, non possono e non devono essere sindacate da un parroco che – ha concluso Brugnano – sembra avere perso la via della ragione e della fede”. (AGI) |
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di Comando Provinciale Carabinieri Reggio Calabria DELIANUOVA - I Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno eseguito due misure di prevenzione,...