di Gianluca Albanese
LOCRI – Slitta di quasi due mesi l’audizione del collaboratore di giustizia Domenico Novella, nell’ambito del processo a carico dei falsi testimoni al processo per l’omicidio dell’allora vice presidente del consiglio regionale Franco Fortugno.
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L’udienza di oggi, infatti, è durata solo mezzora, ed è stata sospesa quando la corte, presieduta dal giudice Amelia Monteleone, ha deciso di riservarsi ogni decisione su una richiesta formulata dal difensore di Domenico Audino, avvocato Eugenio Minniti, fresco di nomina (insieme al collega Antonio Mittica) da parte dell’imputato in questione.
Minniti, infatti, ha chiesto la revoca dell’ordinanza che inibisce al difensore di porre domande al collaboratore di giustizia Novella, già audito in una fase precedente del processo, citando tutta la giurisprudenza che a suo dire va a corroborare la sua tesi e i tanti «Non ricordo» coi quali Novella rispose nel corso del precedente interrogatorio.
Di tesi opposta il PM Musolino che ha ritenuto inaccettabile la richiesta dell’avvocato Minniti «Che non è ricevibile – ha detto – perché viziata dal pregiudizio riguardante quella che Minniti ritiene l’inattendibilità del teste e una sua asserita reticenza nel corso del precedente interrogatorio, mentre i “non ricordo” citati dal difensore di Audino riguardano solo particolari irrilevanti e non dei punti chiave del dibattimento».
Dopo un breve conciliabolo, la corte ha deciso di sospendere la seduta che, dunque, è stata aggiornata al prossimo 13 novembre.