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Scrivere su un giornale rappresenta non solo un’occasione per raccontare al mondo le proprie emozioni e sensazioni e/o riportare notizie ed eventi che hanno catalizzato la nostra attenzione, ma rappresenta soprattutto e innanzitutto un’occasione per acquisire e “rafforzare un senso” nei confronti di ciò che accade attorno a noi”. Questo, in sintesi, l’indirizzo di saluto del Sindaco di Cesena, Paolo Lucchi, rivolto ai circa 800 giovani ed ai loro insegnanti, ospitati presso il Nuovo Teatro Carisport di Cesena in occasione della cerimonia di premiazione nell’ambito della XIV edizione del concorso “Fare il giornale nelle scuole”.
Al Concorso, indetto dal Consiglio Nazionale Ordine Giornalisti, hanno aderito oltre 500 Scuole, 75 delle quali – 25 per ogni ordine e grado – sono state premiate martedì 11 Aprile dal Presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Santino Franchina.
Ad aprire la cerimonia, dopo l’ indirizzo di saluto del Sindaco di Cesena, il messaggio della Ministra dell’Istruzione e della Ricerca Scientifica Sen. Valeria Fedeli, con il quale la medesima, dopo essersi scusata della sua assenza alla manifestazione a causa di impegni istituzionali, ha voluto rimarcare l’importanza di eventi di questo tipo. Questo uno dei passaggi del suo saluto ai partecipanti alla cerimonia: << (…) Il giornalismo – come sicuramente avrete sperimentato direttamente grazie a questa esperienza promossa dall’Ordine dei Giornalisti – non è un semplice racconto di fatti che avvengono intorno a noi. Il giornalismo è un servizio alla collettività, una professione caratterizzata da un profondo senso civico, che si regge su regole deontologiche ben precise, per tutelare e garantire informazione di qualità. (…) “Fare il Giornale nelle Scuole” rientra quindi appieno nell’attività formativa ed educativa che come Ministero sosteniamo, perché vi aiuta ad ampliare le vostre vedute, a comprendere fino in fondo in che modo si articola la nostra società e quali caratteristiche e quali doti dovete avere e potenziare per far sì che nessuno possa raggirarvi e manipolarvi proponendovi informazioni distorte o di parte. >>
Subito dopo l’intervento di Santino Franchina, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, e di Salvatore Campitello, coordinatore del Gruppo di lavoro dell’ O.d.G., i quali hanno posto l’accento sulla specificità del concorso, quale mezzo e strumento per avvicinare i ragazzi al mondo dell’informazione, con l’obiettivo di sostenere le iniziative già in atto nelle diverse scuole, per “valorizzare l’attività giornalistica quale strumento di arricchimento del linguaggio e di maturazione di una coscienza civile”, offrendo agli studenti l’opportunità di sviluppare interesse nei confronti del mondo dell’informazione. Veri protagonisti della cerimonia sono stati i ragazzi, i quali, con a seguito i loro insegnanti, hanno calcato le scene del palco allestito per l’occasione, illustrando ai presenti, in maniera precisa e puntuale, i loro lavori e le motivazioni che li hanno spinti a produrre tali elaborati. Ad ogni delegazione è stata consegnata, per mano del Presidente nazionale dell’O.d.G, un attestato di partecipazione e una medaglia.
A ritirare il premio, per l’Istituto Statale per l’Industria ed Artigianato di Siderno/Locri, una piccola delegazione guidata dal dirigente scolastico Gaetano Pedullà composta da alcuni studenti della redazione di “Professional…mente” e dalle Prof.sse Daniela Callea Miranda De Agostino, in rappresentanza di tutti i Docenti che hanno coordinato il progetto editoriale degli studenti dell’I.P.S.I.A.
“Tale riconoscimento ci onora e ci gratifica – queste le parole della delegazione dell’I.P.S.I.A. al momento della premiazione – in quanto testimonia l’impegno del nostro Istituto Professionale, al pari di tanti altri prestigiosi Istituti scolastici insigniti del riconoscimento, nel promuovere una formazione degli allievi capace di coniugare una solida base di cultura generale con un più specifico addestramento professionale. Un piccolo e significativo progetto editoriale che, nato nel ricordo della compianta Prof.ssa Silvana Manti, è il frutto di una comunione di intenti del corpo Docente, mirante a fare degli studenti dell’I.P.S.I.A. una comunità di cittadini attivi nel contesto locale. Questa terza edizione, la cui linea editoriale è stata connotata dall’hastag “#locrideilsolenelcuore”, testimonia la volontà di riscatto di una comunità educante da tutto ciò che continua a deturpare un territorio ricco di bellezze naturali, carico di storia e ricco di tradizioni popolari. La pubblicazione del giornalino scolastico da parte dell’IPSIA vuol essere pure un modo per ripercorrere le tappe di un cammino compiuto assieme all’interno della comunità scolastica attraverso le tante attività scolastiche ed extra scolastiche promosse dall’Istituto, nel corso di un intero anno scolastico, al fine di favorire la crescita integrale di ogni studente, sia sul piano umano che professionale.
La sede della manifestazione è stata spostata, il giorno dopo, presso il Teatro “Verdi” di Cesena dove gli studenti hanno potuto partecipare al forum dal titolo “Il fascino e le difficoltà della professione giornalistica”.
Moderato dalla giornalista Rai Maria Pia Farinella, il dibattito ha visto gli interventi interventi di Federica Angeli (La Repubblica) e Paolo Borrometi (Agenzia Agi), giornalisti entrambi da tempo posti sotto protezione, per via delle loro inchieste sulla criminalità organizzata.
La prima – minacciata da alcuni clan del litorale laziale per i suoi articoli sul racket degli stabilimenti balneari e per aver assistito ad uno scontro a fuoco, narrato sulla stampa senza piegarsi all’omertà dilagante – ha raccontato alla platea presente le vicende per le quali oggi è costretta a vivere sotto scorta, nonchè i conseguenti disagi, sostenuti con convinzione e senso civico, dal momento che “il suo unico scopo, per come dichiarato è stato quello di “entrare nella realtà e rappresentarla ai suoi lettori senza filtri” . La medesima ha sottolineato più volte l’importanza di informarsi in modo da acquisire una propria consapevolezza e di scegliere di stare da una parte piuttosto che dall’altra. Quste le sue parole: “…si riscontra, in gran parte della società rassegnazione, forse paura o anche pigrizia, che portano ad accettare l’illegalità come qualcosa di normale. E quando ciò accade non ci si rende conto che si sta facendo un favore a quanti stanno giocando tutta la loro partita proprio sul timore dei cittadini di lottare contro di loro. La mia speranza, quindi, è che si senta il desiderio di sollevare la testa malgrado la paura”. Parole che hanno suscitato ammirazione e che hanno smosso gli animi dei presenti.
Il secondo relatore, autore di delicate inchieste sulla mafia ed assertore della necessità di abbattere il muro dell’omertà, è sotto protezione da due anni e mezzo a seguito di un tentativo d’incendio della sua abitazione. “Voi siete liberi nella misura in cui avrete la possibilità di conoscere la realtà”. Ed ancora: “Si può essere sudditi anche in una Repubblica, se ci si gira dall’altra parte”. Queste alcune delle frasi più significative di Paolo Borrometi, che ha concluso il suo intervento rivolgendosi agli studenti presenti con un auspicio : “… siate il presente dell’oggi e non solo il futuro di domani…avendo come unico punto di riferimento la vostra coscienza. Se avrete la coscienza pulita allora ciò vorrà dire che il vostro lavoro – quello di studenti oggi e di professionisti domani – è stato fatto bene”.
Due giorni intensi, carichi di emozioni e di ricordi indelebili, grazie anche all’accoglienza riservata dalla città malatestiana agli studenti ed agli insegnanti delle scuole vincitrici e alla macchina organizzativa messa in moto dal Sindaco di Cesena Paolo Lucchi in collaborazione con il Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Michelangelo Bucci.
Due giorni che hanno ripagato gli studenti e i loro insegnanti dell’impegno profuso nel realizzare una pubblicazione ritenuta meritevole di riconoscimento da parte di un organo importante e qualificato quale quello dell’Ordine Nazionale dei giornalisti.
Un plauso, dunque, a tutti ragazzi della redazione del giornalino dell’I.P.S.I.A., ma anche ai loro Docenti i quali, unitamente al Dirigente dell’Istituto, hanno creduto nella valenza educativa e didattica del progetto, impiegando nella sua realizzazione le loro migliori energie, al fine di consentire ai loro studenti l’acquisizione di una vera coscienza civica e di poter mettere a frutto, anche attraverso attività di approfondimento condotte oltre il consueto orario scolastico, le potenzialità ed i talenti di cui essi sono dotati.