RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Nota di Federbalneari Italia: «L’amministrazione di Locri, nell’ambito dell’azione per riportare la legalità nelle situazioni “ equivoche” che si trascinano in città, ha chiuso un’attività stagionale che è risultata priva di concessione demaniale.
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Abbiamo avuto modo di approfondire la questione attraverso la consultazione della documentazione a disposizione negli uffici comunali, dove è emerso che la ditta dal 1973 risultava legittimamente occupare un‘area demaniale, autorizzata dall’Amministrazione comunale per gestire un’ area giochi, pagando il canone sino al 1998. Tale autorizzazione non venne mai revocata.
La ditta, negli anni in cui era concessionaria, ha integrato le attività del parco giochi con altre ricreative,ludiche e musicali, rivolte al pubblico giovanile e ha ampliato la originaria struttura ombreggiante con una di maggiore consistenza per la quale ha presentato domanda di condono, la cui procedura è ancora aperta per il noto ritardo dell’ufficio preposto.
Successivamente, con atto dell’agenzia del Demanio, l’area venne riportata alla proprietà dello Stato e la ditta avviò tempestivamente le procedure per ottenere la concessione demaniale marittima che, dopo lunga attesa,si esplicitò nella richiesta da parte del demanio del pagamento dei canoni pregressi. Nel frattempo, le competenze in materia di demanio marittimo vennero trasferite al Comune di Locri e la ditta dovette ricominciare l’iter burocratico, ripartendo dal principio.
Pertanto venne presentato all’Ufficio del demanio di Locri un progetto di Concessione in Sanatoria e, avviata la procedura, la pratica si fermò nuovamente per la mancanza del Piano Spiaggia approvato e che ad oggi,non ha terminato il suo iter.
La situazione così descritta non è la sola, e spesso si verifica che il cittadino si trovi in situazioni analoghe. Tutto ciò ci conduce a fare delle considerazioni: la prima che le amministrazioni comunali, negli anni passati ebbero un generalizzato atteggiamento “liberista”in materia di urbanistica e di uso degli spazi pubblici,ricorrendo ad atti formali e iter procedurali privi dei caratteri e delle condizioni oggi richieste, le cui responsabilità sembrerebbero ricadere solo sul cittadino spesso ignaro; la seconda che, in quel clima senza regole certe, i cittadini hanno avuto la loro parte di responsabilità. Ma è pur vero che, quando hanno tentato di rientrare nella legalità, l’Amministrazione non ha dato risposte chiare e nei tempi dovuti. In altri casi è stata intransigente,ricorrendo però talvolta ad interpretazioni arbitrarie delle norme.
Non possiamo tralasciare che la legislazione si è evoluta e ciò che un tempo non era sanabile oggi lo è. Accade talvolta che le Amministrazioni siano in ritardo nel recepire tali mutamenti.
Virtuosa è dunque quell’Amministrazione che, tutelando l’interesse pubblico, intende definire le questioni sospese, dando l’opportunità al cittadino di regolarizzare le proprie pendenze, sempre che ciò sia normativamente consentito.
In ultimo ricordiamo che l’Amministrazione di Locri,così come altre, al fine di contribuire alla economia locale, all’occupazione e alle entrate comunali, con soggettivi atti di indirizzo e provvedimenti d’urgenza, ha riconosciuto gli investimenti dei privati cittadini, dando temporaneamente l’opportunità di continuare le attività produttive in essere senza aver conseguito tutti i necessari permessi e autorizzazioni.
Alla luce di tutto ciò, pur riconoscendo la solerzia dell’Amministrazione, ci chiediamo se la ditta colpita dal provvedimento restrittivo abbia avuto la stessa opportunità delle altre? Se così fosse, questo atto di equità sarebbe un ulteriore esempio di imparzialità virtuosa da parte dell’attuale Amministrazione».
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Nota di Federbalneari Italia: «L’amministrazione di Locri, nell’ambito dell’azione per riportare la legalità nelle situazioni “ equivoche” che si trascinano in città, ha chiuso un’attività stagionale che è risultata priva di concessione demaniale.
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Abbiamo avuto modo di approfondire la questione attraverso la consultazione della documentazione a disposizione negli uffici comunali, dove è emerso che la ditta dal 1973 risultava legittimamente occupare un‘area demaniale, autorizzata dall’Amministrazione comunale per gestire un’ area giochi, pagando il canone sino al 1998. Tale autorizzazione non venne mai revocata.
La ditta, negli anni in cui era concessionaria, ha integrato le attività del parco giochi con altre ricreative,ludiche e musicali, rivolte al pubblico giovanile e ha ampliato la originaria struttura ombreggiante con una di maggiore consistenza per la quale ha presentato domanda di condono, la cui procedura è ancora aperta per il noto ritardo dell’ufficio preposto.
Successivamente, con atto dell’agenzia del Demanio, l’area venne riportata alla proprietà dello Stato e la ditta avviò tempestivamente le procedure per ottenere la concessione demaniale marittima che, dopo lunga attesa,si esplicitò nella richiesta da parte del demanio del pagamento dei canoni pregressi. Nel frattempo, le competenze in materia di demanio marittimo vennero trasferite al Comune di Locri e la ditta dovette ricominciare l’iter burocratico, ripartendo dal principio.
Pertanto venne presentato all’Ufficio del demanio di Locri un progetto di Concessione in Sanatoria e, avviata la procedura, la pratica si fermò nuovamente per la mancanza del Piano Spiaggia approvato e che ad oggi,non ha terminato il suo iter.
La situazione così descritta non è la sola, e spesso si verifica che il cittadino si trovi in situazioni analoghe. Tutto ciò ci conduce a fare delle considerazioni: la prima che le amministrazioni comunali, negli anni passati ebbero un generalizzato atteggiamento “liberista”in materia di urbanistica e di uso degli spazi pubblici,ricorrendo ad atti formali e iter procedurali privi dei caratteri e delle condizioni oggi richieste, le cui responsabilità sembrerebbero ricadere solo sul cittadino spesso ignaro; la seconda che, in quel clima senza regole certe, i cittadini hanno avuto la loro parte di responsabilità. Ma è pur vero che, quando hanno tentato di rientrare nella legalità, l’Amministrazione non ha dato risposte chiare e nei tempi dovuti. In altri casi è stata intransigente,ricorrendo però talvolta ad interpretazioni arbitrarie delle norme.
Non possiamo tralasciare che la legislazione si è evoluta e ciò che un tempo non era sanabile oggi lo è. Accade talvolta che le Amministrazioni siano in ritardo nel recepire tali mutamenti.
Virtuosa è dunque quell’Amministrazione che, tutelando l’interesse pubblico, intende definire le questioni sospese, dando l’opportunità al cittadino di regolarizzare le proprie pendenze, sempre che ciò sia normativamente consentito.
In ultimo ricordiamo che l’Amministrazione di Locri,così come altre, al fine di contribuire alla economia locale, all’occupazione e alle entrate comunali, con soggettivi atti di indirizzo e provvedimenti d’urgenza, ha riconosciuto gli investimenti dei privati cittadini, dando temporaneamente l’opportunità di continuare le attività produttive in essere senza aver conseguito tutti i necessari permessi e autorizzazioni.
Alla luce di tutto ciò, pur riconoscendo la solerzia dell’Amministrazione, ci chiediamo se la ditta colpita dal provvedimento restrittivo abbia avuto la stessa opportunità delle altre? Se così fosse, questo atto di equità sarebbe un ulteriore esempio di imparzialità virtuosa da parte dell’attuale Amministrazione».
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Nota di Federbalneari Italia: «L’amministrazione di Locri, nell’ambito dell’azione per riportare la legalità nelle situazioni “ equivoche” che si trascinano in città, ha chiuso un’attività stagionale che è risultata priva di concessione demaniale.
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Abbiamo avuto modo di approfondire la questione attraverso la consultazione della documentazione a disposizione negli uffici comunali, dove è emerso che la ditta dal 1973 risultava legittimamente occupare un‘area demaniale, autorizzata dall’Amministrazione comunale per gestire un’ area giochi, pagando il canone sino al 1998. Tale autorizzazione non venne mai revocata.
La ditta, negli anni in cui era concessionaria, ha integrato le attività del parco giochi con altre ricreative,ludiche e musicali, rivolte al pubblico giovanile e ha ampliato la originaria struttura ombreggiante con una di maggiore consistenza per la quale ha presentato domanda di condono, la cui procedura è ancora aperta per il noto ritardo dell’ufficio preposto.
Successivamente, con atto dell’agenzia del Demanio, l’area venne riportata alla proprietà dello Stato e la ditta avviò tempestivamente le procedure per ottenere la concessione demaniale marittima che, dopo lunga attesa,si esplicitò nella richiesta da parte del demanio del pagamento dei canoni pregressi. Nel frattempo, le competenze in materia di demanio marittimo vennero trasferite al Comune di Locri e la ditta dovette ricominciare l’iter burocratico, ripartendo dal principio.
Pertanto venne presentato all’Ufficio del demanio di Locri un progetto di Concessione in Sanatoria e, avviata la procedura, la pratica si fermò nuovamente per la mancanza del Piano Spiaggia approvato e che ad oggi,non ha terminato il suo iter.
La situazione così descritta non è la sola, e spesso si verifica che il cittadino si trovi in situazioni analoghe. Tutto ciò ci conduce a fare delle considerazioni: la prima che le amministrazioni comunali, negli anni passati ebbero un generalizzato atteggiamento “liberista”in materia di urbanistica e di uso degli spazi pubblici,ricorrendo ad atti formali e iter procedurali privi dei caratteri e delle condizioni oggi richieste, le cui responsabilità sembrerebbero ricadere solo sul cittadino spesso ignaro; la seconda che, in quel clima senza regole certe, i cittadini hanno avuto la loro parte di responsabilità. Ma è pur vero che, quando hanno tentato di rientrare nella legalità, l’Amministrazione non ha dato risposte chiare e nei tempi dovuti. In altri casi è stata intransigente,ricorrendo però talvolta ad interpretazioni arbitrarie delle norme.
Non possiamo tralasciare che la legislazione si è evoluta e ciò che un tempo non era sanabile oggi lo è. Accade talvolta che le Amministrazioni siano in ritardo nel recepire tali mutamenti.
Virtuosa è dunque quell’Amministrazione che, tutelando l’interesse pubblico, intende definire le questioni sospese, dando l’opportunità al cittadino di regolarizzare le proprie pendenze, sempre che ciò sia normativamente consentito.
In ultimo ricordiamo che l’Amministrazione di Locri,così come altre, al fine di contribuire alla economia locale, all’occupazione e alle entrate comunali, con soggettivi atti di indirizzo e provvedimenti d’urgenza, ha riconosciuto gli investimenti dei privati cittadini, dando temporaneamente l’opportunità di continuare le attività produttive in essere senza aver conseguito tutti i necessari permessi e autorizzazioni.
Alla luce di tutto ciò, pur riconoscendo la solerzia dell’Amministrazione, ci chiediamo se la ditta colpita dal provvedimento restrittivo abbia avuto la stessa opportunità delle altre? Se così fosse, questo atto di equità sarebbe un ulteriore esempio di imparzialità virtuosa da parte dell’attuale Amministrazione».
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
LOCRI – Nota di Federbalneari Italia: «L’amministrazione di Locri, nell’ambito dell’azione per riportare la legalità nelle situazioni “ equivoche” che si trascinano in città, ha chiuso un’attività stagionale che è risultata priva di concessione demaniale.
{loadposition articolointerno, rounded}
Abbiamo avuto modo di approfondire la questione attraverso la consultazione della documentazione a disposizione negli uffici comunali, dove è emerso che la ditta dal 1973 risultava legittimamente occupare un‘area demaniale, autorizzata dall’Amministrazione comunale per gestire un’ area giochi, pagando il canone sino al 1998. Tale autorizzazione non venne mai revocata.
La ditta, negli anni in cui era concessionaria, ha integrato le attività del parco giochi con altre ricreative,ludiche e musicali, rivolte al pubblico giovanile e ha ampliato la originaria struttura ombreggiante con una di maggiore consistenza per la quale ha presentato domanda di condono, la cui procedura è ancora aperta per il noto ritardo dell’ufficio preposto.
Successivamente, con atto dell’agenzia del Demanio, l’area venne riportata alla proprietà dello Stato e la ditta avviò tempestivamente le procedure per ottenere la concessione demaniale marittima che, dopo lunga attesa,si esplicitò nella richiesta da parte del demanio del pagamento dei canoni pregressi. Nel frattempo, le competenze in materia di demanio marittimo vennero trasferite al Comune di Locri e la ditta dovette ricominciare l’iter burocratico, ripartendo dal principio.
Pertanto venne presentato all’Ufficio del demanio di Locri un progetto di Concessione in Sanatoria e, avviata la procedura, la pratica si fermò nuovamente per la mancanza del Piano Spiaggia approvato e che ad oggi,non ha terminato il suo iter.
La situazione così descritta non è la sola, e spesso si verifica che il cittadino si trovi in situazioni analoghe. Tutto ciò ci conduce a fare delle considerazioni: la prima che le amministrazioni comunali, negli anni passati ebbero un generalizzato atteggiamento “liberista”in materia di urbanistica e di uso degli spazi pubblici,ricorrendo ad atti formali e iter procedurali privi dei caratteri e delle condizioni oggi richieste, le cui responsabilità sembrerebbero ricadere solo sul cittadino spesso ignaro; la seconda che, in quel clima senza regole certe, i cittadini hanno avuto la loro parte di responsabilità. Ma è pur vero che, quando hanno tentato di rientrare nella legalità, l’Amministrazione non ha dato risposte chiare e nei tempi dovuti. In altri casi è stata intransigente,ricorrendo però talvolta ad interpretazioni arbitrarie delle norme.
Non possiamo tralasciare che la legislazione si è evoluta e ciò che un tempo non era sanabile oggi lo è. Accade talvolta che le Amministrazioni siano in ritardo nel recepire tali mutamenti.
Virtuosa è dunque quell’Amministrazione che, tutelando l’interesse pubblico, intende definire le questioni sospese, dando l’opportunità al cittadino di regolarizzare le proprie pendenze, sempre che ciò sia normativamente consentito.
In ultimo ricordiamo che l’Amministrazione di Locri,così come altre, al fine di contribuire alla economia locale, all’occupazione e alle entrate comunali, con soggettivi atti di indirizzo e provvedimenti d’urgenza, ha riconosciuto gli investimenti dei privati cittadini, dando temporaneamente l’opportunità di continuare le attività produttive in essere senza aver conseguito tutti i necessari permessi e autorizzazioni.
Alla luce di tutto ciò, pur riconoscendo la solerzia dell’Amministrazione, ci chiediamo se la ditta colpita dal provvedimento restrittivo abbia avuto la stessa opportunità delle altre? Se così fosse, questo atto di equità sarebbe un ulteriore esempio di imparzialità virtuosa da parte dell’attuale Amministrazione».